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La parola al doppio ex

Marchionni a VN: “Vanoli ha capito cosa manca. E c’è stato un segnale forte”

Niccolò Ghinassi
Niccolò Ghinassi Redattore 
Per l'ex gigliato i viola avrebbero tutte le carte in regola per salvarsi.

L'ex centrocampista di Parma e Fiorentina Marco Marchionni ha parlato ai microfoni di Violanews in vista dello scontro diretto tra ducali e viola. Ecco le sue parole sulla sua attuale esperienza da tecnico al Ravenna, sul Parma e sulla Fiorentina.

"A Ravenna sta andando benissimo al momento fortunatamente. Diciamo che passeremo un buon Natale. Siamo contenti e speriamo di continuare così. Speriamo davvero di poter puntare a obiettivi importanti".

Le aspettative mancate della Fiorentina

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"Diciamo che le aspettative erano ben diverse, però purtroppo il campo ha parlato ed i viola stanno vivendo momenti difficili, anche se l'ultima netta vittoria contro l'Udinese può dare morale. Sappiamo tutti però che quello che conta di più nel calcio è la continuità. È quella che alla lunga dà i risultati e importanza alla stagione. Secondo me la Fiorentina ha le possibilità di uscire da questa situazione, quindi dipenderà da lei".

Sul Parma e sullo scontro diretto con i viola

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"Il Parma ha avuto delle difficoltà ed ha un allenatore giovane, il quale comunque è riuscito a dare un'identità alla squadra. Il calcio italiano però è difficile, quindi ci vuole tempo per adattarsi. Sabato sarà purtroppo uno scontro diretto per la salvezza quello tra Parma e Fiorentina, e nessuna delle due può permettersi di sbagliare".

L'arrivo di Paratici a Firenze e la società

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"Diciamo che quando le cose non vanno bene bisogna dare dei segnali, e l'arrivo di Paratici è un grande segnale. È normale che ci sarà un grande lavoro da fare, però credo che la Fiorentina sia strutturata nel modo giusto. I risultati possono far pensare diversamente, però la struttura c'è, il centro sportivo c'è, la società pure, ed i tifosi non mancano mai di sostenere la squadra nel momento del bisogno. Ci sono tutti i presupposti, quindi, per riprendere tutto quello che si è perso, anche se non sarà facile".

Sul mercato e su cosa manca alla Fiorentina

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"Bisognerebbe chiedere all'allenatore cosa manca a questa squadra, perché alla fine i sistemi di gioco sono numeri, l'importante è come si interpretano. In queste settimane Vanoli ha sicuramente capito cosa manca alla Fiorentina, ed è normale che si è dovuto assestare perché ha trovato una squadra che non è stata fatta da lui. Sicuramente vorrà correggerla, però sappiamo tutti che a gennaio purtroppo non si possono fare tanti cambiamenti, anche perché si rischierebbe di far peggio. In questo momento bisogna dare certezze, prendere semmai dei giocatori che ti possono permettere di mantenere la categoria, giocatori sì importanti, ma che sappiamo lottare per la salvezza. Solo l'allenatore che parla tutti i giorni con i giocatori può capire cosa serve davvero alla squadra".

Sul modulo

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"I moduli sono numeri, dipende tutto dai giocatori che hai. Il tecnico farà giocare la Fiorentina con il modulo che riterrà opportuno con i giocatori che ha. Se poi si faranno investimenti e si vorrà cambiare, dipenderà dalle decisioni dell'allenatore e da come vede i giocatori che ha al momento".

Sulla salvezza dei viola e sui suoi anni a Firenze

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"La Fiorentina non è che ce la può fare a salvarsi, ce la deve fare semmai. Credo che i viola abbiano tutte le possibilità per potersi salvare e pensare alla prossima stagione con altri obiettivi. I miei ricordi di Firenze? Ricordo tutto con piacere, perché è una delle società dove mi sono trovato meglio. L'anno della Champions League poi fu incredibile con Prandelli in panchina. I tifosi si erano innamorati di come era riuscito a creare il gruppo e di come giocava. Quelli sono i ricordi più belli che ho di Firenze".