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Kayode a VN: “Non volevo finisse così, quasi nessuno credeva in me. Firenze è tutto”

Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 
Violanews vi propone in esclusiva un'intervista a Michael Kayode. Il ragazzo, soddisfatto di essersi affermato con il Brentford in Premier League, torna sul suo percorso in maglia viola

Nonostante l'addio di gennaio, i tifosi viola sono rimasti molto legati a Micheal Kayode. Il terzino aveva stupito tutti nella stagione 2023/24, salvo poi trovare poco spazio con Palladino. Per questo il classe 2004 è sbarcato a Londra, per realizzare uno dei suoi sogni, giocare in Premier League. Al Brentford è ormai un titolare, e con il pubblico delle Bees è nato un bellissimo rapporto. Noi abbiamo avuto la possibilità di intervistarlo, e a proposito di Firenze ecco cosa ci ha detto:

"Gli ultimi 6 mesi in viola sono stati difficili, non lo nego. Perché venivo da un periodo dove giocavo, e  mi aspettavo di giocare di più, avevo parlato anche con il mister (Palladino, n.d.r). Ma penso che quei mesi per me siano stati fondamentali, soprattutto per me che sono giovane ed ero entrato in un nuovo mondo. Venivo da un Europeo vinto, alla prima stagione alla Fiorentina (la 23/24) giocavo sempre. Naturalmente all'inizio non avevo aspettative, ma dopo una stagione fatta bene pensavo di avere minuti... poi davanti avevo comunque Dodò. Lui è un giocatore fortissimo, e poi noi siamo molto amici, ci sentiamo sempre, e lo sapevo. Ma non mi aspettavo di non giocare mai, questo no, è una cosa diversa... ok che ci sono determinate partite e determinate cose, ma il mio spazio pensavo di averlo. Ovviamente non era facile, era la prima volta per me"

Trovate tutta l'intervista su Calciopremier.com

La motivazione

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"Ho cercato di sfruttare questa cosa per allenarmi e dare il massimo, essere uno degli ultimi a lasciare il campo. E questa cosa mi ha fatto crescere, ed infatti sono arrivato qui, in altro mondo, già preparato. Quando non giochi, quando quasi nessuno crede in te, non è facile mentalmente. Questo mi ha fatto crescere tantissimo, e sono fiero assolutamente di ciò. La mia intenzione non era sicuramente lasciare Firenze così. Dopo un anno e mezzo alla Fiorentina, avrei voluto andarmene in modo diverso, ma il calcio è anche questo"

I giovani viola

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"Per Comuzzo ero già contentissimo lo scorso anno. Aveva esordito con Italiano pure lui, ma non aveva giocato mai quell'anno. Pure lui andava sempre al massimo, usciva per ultimo dal campo. Poi è arrivato un nuovo allenatore, e adesso è un titolare inamovibile. Anche lui ha mangiato tanta m***a per arrivare lì, ma è quello che lo ha fatto crescere come persona. Quindi sono contentissimo per lui. Kouadio lo conoscevo già, veniva agli allenamenti della prima squadra con noi. Fortini invece l'ho visto nel ritiro del 2024. Per loro è lo stesso concetto, anche per Martinelli, lui è un fiorentino puro. Arriverà sicuramente il suo momento"

Un saluto a Firenze

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"Mando un grandissimo saluto a tutti, grazie. Se sono qui è grazie a Firenze, io sono innamorato della città. A fine carriera sicuramente verrò a vivere lì, la mia compagna è di li. Per me Firenze è tutto. Quindi vi ringrazio, ed in bocca al lupo per tutto. Soprattutto per la gara contro il Napoli, vi guarderò"