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Gudmundsson e Beltran, una poltrona per due. La convivenza è possibile?

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Due giocatori per un ruolo, la convivenza è possibile? La storia di Gudmundsson e Beltran rischia di avere uno strano finale
Tommaso Ormini

Che stagione particolare sta vivendo la Fiorentina. Seconda in classifica a un solo punto dalla vetta, sei vittorie consecutive e una città in visibilio. Il suo miglior giocatore, acquistato ad agosto, quasi sempre indisponibile, fatta eccezione per alcune occasioni risultate comunque decisive. Al suo posto, però, è emerso un calciatore che in estate sembrava destinato a lasciare Firenze dopo appena una stagione. Questa è la storia della Fiorentina, ma anche quella di Gudmundsson e Beltrán.

Quando torna l'islandese?

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Nei tempi di recupero iniziali si parlava del dopo sosta di novembre e adesso ci siamo quasi. Nelle prossime settimane il giocatore islandese lavorerà sodo per tornare in campo, con la Fiorentina che spera di riaverlo a disposizione per la sfida casalinga del 1° dicembre contro l'Inter, anche se per adesso non è cosa certa, anzi. È possibile che i tempi siano anche leggermente più lunghi, perché molto dipenderà da lui. Dunque, Firenze e Palladino sperano di rivedere in campo il suo giocatore migliore il prima possibile, visto troppo poco in questo inizio di stagione, nonostante le tre reti segnate in altrettante partite (QUI UN APPROFONDIMENTO COMPLETO).


Un investimento paritario

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Analizzando la spesa di entrambi i giocatori, siamo lì. 12,5 milioni (più altri 12,5 di bonus) per l'argentino due estati fa, dove è stata battuta anche la concorrenza della Roma pur di portarlo a Firenze. Discorso non diverso per Gudmundsson, 7 milioni di prestito, 18 di riscatto condizionato, più circa 5 milioni di bonus, per un totale di 30 milioni. Analizzando invece lo status dei due giocatori, l'islandese parte avanti, sia per la stagione scorsa, sia per l'importanza del giocatore. Numero 10 sulle spalle, e sprazzi di campione vero visti in quelle poche apparizioni in maglia viola. Ma i due potranno coesistere?

Una poltrona per due

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Guardando il modulo e gli interpreti che stanno facendo grande questa Fiorentina, la prima risposta logica è no, la coesistenza non è possibile. I due sono giocatori diversi eppure incredibilmente simili. L'islandese predilige e ha nelle corde più velocità e dribbling rispetto a Beltran, che però spicca di più in posizionamento e aiuto alla squadra. Sono due facce della stessa medaglia, o meglio dire, due numeri 10 per un solo posto. L'abbondanza non è mai un problema per un allenatore, così Palladino, quando avrà entrambi a disposizione, potrà scegliere anche a seconda dell'avversario e di come vuole impostare la partita. Una soluzione può essere il ritorno alla difesa a tre, con entrambi dietro Kean e Colpani in panchina, oppure rimanendo con il 4-2-3-1, con Gudmundsson spostato a sinistra, ma si rovinerebbe l'equilibrio che finalmente la Fiorentina ha ritrovato, e parleremo più di fantacalcio. La cosa da notare è che la Fiorentina si trova lassù a fine novembre con Gudmundsson ancora da scoprire e da ammirare seriamente, con un Beltran così in più che non guasta di certo

 

 

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