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odino può attendere

Gud, ora torna Vichingo. La sfida col connazionale Ingason per andare “aldilà”

Gudmundsson vichingo
Gudmundsson di nuovo tra i convocati dell'Islanda, ora sulle ali dell'entusiasmo si prenda la Fiorentina, nel duello "vichingo" con Ingason
Paolo Poggianti Redattore 

È notizia di ieri il ritorno di Albert Gudmundsson tra i convocati della Nazionale islandese. A distanza di oltre un anno dall'ultima volta. Il numero 10 della Fiorentina, infatti, non veniva chiamato a causa del processo che tuttora lo riguarda in patria. Il nuovo Ct Arnar Gunnlaugsson, invece, lo ha incluso nella lista per le prossime gare di Nations League contro il Kosovo il 20 e il 23 marzo. Il gol segnato a Napoli ha contribuito a risollevare il suo morale dopo i tanti problemi vissuti in stagione. E la convocazione in Nazionale non può far altro che alimentare questo stato d'animo di cui la Fiorentina ha disperato bisogno. Lo ha detto lui stesso definendosi "entusiasta" a riguardo.

Ora o mai più

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Se lo augura anche Palladino che punta su di lui, sulla sua qualità e il ritrovato entusiasmo. Potrebbe essere proprio Gudmundsson l’uomo chiave stasera per la Fiorentina, nella decisiva sfida contro il Panathinaikos. Palladino punta su di lui per dare la svolta alla stagione, come dimostra il lungo colloquio tra i due prima della rifinitura, ieri. Gudmundsson può essere l’arma decisiva per la Fiorentina, nella notte del Franchi. Se lo augura Palladino, ma anche i tifosi ansiosi di vedere brillare il suo talento, visto troppo spesso a sprazzi in maglia viola. Meno di 1.000 minuti tra Serie A, Coppa Italia e Conference League, in cui l'ex Genoa ha però segnato sei gol e fornito un assist, dimostrando grande incisività. In termini di rendimento, è il secondo miglior marcatore della Fiorentina dietro solo a Moise Kean, con una media di un contributo offensivo ogni due partite su tre. Le statistiche complete a cura di Sofascore.


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Gudmundsson sofascore

Una sfida norrena

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Il numero 10 stasera, diversamente dalla sfida di andata ad Atene, dovrebbe partire titolare. Di fronte a sé troverà un prossimo compagno in Nazionale, il connazionale Sverrir Ingi Ingason. Della sfida tutta "vichinga" ha parlato anche il Ct islandese, curioso di vedere chi uscirà vincitore dal duello. Il difensore centrale classe '93 è una vera colonna della formazione greca. Titolare senza eccezioni per il tecnico Rui Vitoria. Anche all'andata ha giocato 90' nella sfida dello "Spyros Luis" vinta 3-2 dal Panathinaikos. Eppure stasera a Gudmundsson si chiede di trovare il modo di scardinare la difesa dei greci, guidata proprio da Ingason. Colpi di classe in grado di indirizzare la battaglia sportiva dalla parte della Fiorentina, per non fermarsi e andare al di là. Dell'ostacolo Panathinaikos e del turno europeo.

Il Valhalla può attendere

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E a proposito di andare al di là, è impossibile non menzionare il Valhalla, l'aldilà del nostro titolo. L'oltretomba vichingo è una maestosa ed enorme sala situata ad Ásgarðr, il mondo divino governato da Odino. Nella mitologia norrena quando un guerriero moriva in battaglia poteva finire in due luoghi diversi: una metà veniva scelta personalmente da Odino, verso il quale si dirigeva venendo accompagnato nel Valhalla dalle valchirie. Così morivano gli eroi vichinghi, scortati nell'oltretomba. Per Gudmundsson però non è ancora tempo di "morire", nella sua avventura - seppur precaria - in viola. Non è ancora tempo per cadere in battaglia, a Firenze c'è ancora spazio per essere eroi in campo.

Ingason Panathinaikos