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BERLIN, GERMANY - AUGUST 09: Robin Gosens of 1. FC Union Berlin reacts during the pre-season friendly match between 1. FC Union Berlin and Real Sociedad at An der Alten Foersterei on August 09, 2024 in Berlin, Germany. (Photo by Luciano Lima/Getty Images)
"A livello psicologico la mia avventura all'Union Berlino è stata pessima. Sono caduto in una specie di buco nero perché la mia famiglia non stava per niente bene e anche i risultati calcistici non stati dei migliori".
Parole forti quelle usate dal giocatore della Fiorentina Robin Gosens in un'intervista rilasciata a DAZN Germania. Nonostante la nazionalità tedesca, il giocatore viola, ha parlato di come lui e la sua famiglia non si sentissero a casa nell'anno trascorso all'Union Berlino (stagione 2023/2024), squadra che milita in Bundesliga. Gosens paragona quel periodo a un buco nero in cui ha dovuto affrontare anche una crisi mentale. In una condizione psicologica del genere non è certo facile riuscire a mantenere alti livelli e massima concentrazione in campo perché spesso e volentieri le questioni private si ripercuotono sulle prestazioni sportive. Eppure sembra che Gosens abbia saputo scindere le due cose, dimostrando di essere un giocatore di grande professionalità.
Nonostante gli investimenti fatti per aumentare la competitività in ottica Champions League (tra questi l'ex Juve Bonucci, Diogo Leite, Brenden Aaronson, Kevin Volland e Lucas Tousart), l'annata della squadra tedesca non è stata delle migliori. Lo stesso Robin Gosens, venduto dall'Inter per 13 milioni, aveva deciso di sposare il progetto Union Berlino per poter giocare in Champions. Ma il percorso in Europa ha avuto breve durata. La squadra tedesca infatti è stata eliminata ai gironi nel gruppo di cui facevano parte anche Napoli, Real Madrid e Braga. E in campionato le cose non sono andate tanto meglio: con ben tre allenatori cambiati in corso d'opera (Urs Fischer, Marco Grote e Nenad Bjelica) e 19 sconfitte rimediate, l'Union Berlino è riuscito ad aggiudicarsi in extremis il quindicesimo posto in classifica, appena fuori dalla zona playout.
Leggendo le dichiarazioni di Gosens sembrerebbe che quella stagione per lui sia stata un disastro a livello personale. Invece, nonostante le difficoltà, Gosens è stato fondamentale per la squadra che è riuscita ad evitare la retrocessione. Per lui 30 partite giocate (quasi tutte da titolare) nelle quali ha segnato sei gol e confezionato tre assist. Insomma, non male per uno che in quel periodo aveva la testa condizionata da situazioni esterne. Ma d'altronde Gosens è un leader e come lo sta dimostrando ora alla Fiorentina, l'ha dimostrato anche allora all'Union Berlino.
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