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GENOA, ITALY - NOVEMBER 29: Santana Giovane of Hellas Verona looks on during the Serie A match between Genoa CFC and Hellas Verona FC at Luigi Ferraris Stadium on November 29, 2025 in Genoa, Italy. (Photo by Simone Arveda/Getty Images)
Per la Fiorentina quella di domenica sarà una finale, la prima di tante. Davanti però avrà un avversario non facile: il Verona di Paolo Zanetti reduce dalla prima vittoria in campionato contro l'Atalanta, ironia della sorte, dell'ex viola Raffaele Palladino. Entrambe le squadre hanno bisogno di punti in ottica salvezza.
La Fiorentina dovrà fare i conti con l'attaccante Giovane, di nome e di fatto. Anche se l'accento va sulla a, e non sulla o. Il classe 2003, arrivato in estate da sconosciuto, ha riempito gli occhi dei tifosi del Verona e non solo. Contro l'Atalanta ha trascinato i suoi con un gol e un assist dimostrando che per lui l'età è solo un numero. Un mancino di grande estro, già punto di riferimento offensivo per i suoi compagni, a cui piace allargarsi sulla destra per trovare spunti creativi. Giovane nasce come punta centrale, ma nel sistema del Verona può agire anche da seconda punta o esterno offensivo. Per lui, ancora un "diamante grezzo" come lo ha definito Zanetti, Verona è una vetrina per grandi palcoscenici.
E infatti su di lui hanno già puntato gli occhi grandi club: Roma, Milan, Inter. I nerazzurri per anticipare la concorrenza sono pronti, nel mercato di gennaio, a offrire una cifra tra i 20 e i 25 milioni tenendolo comunque a Verona fino a giugno. Nel post partita di Verona-Atalanta anche Palladino ha fatto i complimenti al giovane brasiliano svelando di averlo voluto portare alla Fiorentina a gennaio: "In questo inizio di campionato mi ha colpito Giovane del Verona. Lo volevo alla Fiorentina a gennaio, ma il club ha fatto altre scelte".
Domenica, dunque, la Fiorentina non si giocherà soltanto tre punti pesanti in chiave salvezza, ma anche la capacità di arginare uno dei volti nuovi più interessanti del campionato. Giovane, con il suo talento ancora acerbo (ancora molti errori in fase di concretizzazione) ma già decisivo, rappresenta l’emblema di un Verona giovane, coraggioso e affamato. Per i viola sarà una finale da vincere, per il brasiliano un’altra occasione per confermare che il futuro, in Serie A, è già cominciato.
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