Molto bene, promosso per questa prima uscita nel compito per il quale è stato fatto arrivare, ovvero sostituire Edo Bove come centrocampista defilato a sinistra. Lo sa fare, lo può fare e lo farà, l'operazione è giusta. Poi, però, ci sono le contingenze: l'attualità ci parla di una Fiorentina "leggera" a centrocampo, che ha bisogno per stessa ammissione di Palladino di ulteriore fisicità. E in effetti, la dirigenza viola sta cercando rinforzi, da Ndour a Cristante, con fortune alterne e in ogni caso, senza successo in vista della prossima partita contro la Lazio.
Le condizioni di Cataldi sono ancora balbettanti, Richardson non gode di piena fiducia e anche a Monza non ha risposto bene, Mandragora e Adli sono gli unici due elementi pienamente considerabili e il francese viene da due erroracci nelle ultime due partite. Allora viene da pensare: visto che Sottil si sta comportando bene - nulla di stratosferico, ma comunque non male -, non sarebbe forse il caso di mettere per qualche giorno in pausa la (buona) idea iniziale, cioè Folorunsho alla Bove, e riproporla quando il centrocampo sarà uscito dalla situazione di emergenza in cui versa oggi? Se c'è bisogno di muscoli, l'ex Verona ha i muscoli e li può mettere al servizio di Adli fino a quando non arriverà qualcun altro. Posto che arrivi qualcun altro, chiaramente.
Il discorso vale anche per la fascia destra: con Ikoné fuori causa per motivi di mercato, l'unica pedina nel ruolo di esterno alto è Colpani, che non sta dando segnali di risveglio e anzi viene dai fischi del Franchi nell'ultima uscita. Non l'ideale, servirebbe almeno un'alternativa. Insomma: Folorunsho a sinistra ci sta bene, lo ha dimostrato e sarà molto utile fino a maggio, ma quella, forse, allo stato attuale delle cose e almeno per qualche giorno ancora, è l'unica posizione del campo in cui non serve poi così tanto.
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