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Dodò è irritante, De Gea fa quel che può. La Fiorentina è un disastro

Filippo Caroli Redattore 

COMUZZO 5 - Piazzato a uomo su Lautaro, compito ingrato che interpreta con affanno. Preso totalmente in controtempo sul raddoppio dei padroni di casa.

PABLO MARÌ 5 - Gioca anche con discreta personalità. Ma la rete di Calhanoglu la favorisce lui con un pallone perso sanguinosissimo. Da lì' non riaccende più la luce.

VITI 5 - Scalza Ranieri nella formazione titolare. Forse il meno peggio della retroguardia, finché non si fa espellere a tempo quasi scaduto.

SOHM 6 - Quando riesce a sprigionare la sua potenza in progressione fa paura. Ma è protagonista in negativo anche con qualche errore banale in rifinitura. Col senno di poi non era da sostituire.

MANDRAGORA 5 - Schierato regista, anche se tanto regista non è. Si vede, e ha colpe evidenti sulla rete di Sucic.

NDOUR 5,5 - È lui a suonare la carica in ripartenza grazie alla capacità di recupero palla. Lo fa solo nella prima frazione. Perché nella ripresa cade rovinosamente insieme ai compagni.

GOSENS 5 - Una stagione che non riesce a partire. Resta basso, corre poco, soffre la spinta di Dumfries. Irriconoscibile.

GUDMUNDSSON 5,5 - Non vede praticamente palla, e non è soltanto colèa sua, perché il tema tattico lo esclude spesso dalla manovra di gioco. Esce per cercare qualche soluzione in più, ma le cose peggiorano.

KEAN 5,5 - Canta e porta la croce. Perché spesso si trova a dover fare da solo a sportellare coi centrali nerazzurri. Pecca d'egoismo, e si mangia un gol davanti a Sommer.

Sub. Fazzini 4,5 - Grandi colpe su due gol subiti su tre. Non era facile con neanche un tempo a disposizione. Ingresso esiziale.

Sub. Fagioli 6 - Parte maluccio, ma è l'unico a cercare la giocata nello spazio. Positivo