Fiorentina in Serie B? Il raffronto con le stagioni delle 3 retrocessioni viola

Paradossale parlare di questo argomento a fine ottobre, quando solamente un anno fa la Fiorentina aveva iniziato la sua striscia di otto vittorie consecutive. Paradossale per la squadra con l'ottavo monte ingaggi della Serie A, con il quinto allenatore più pagato del campionato e con oltre novanta milioni spesi sul mercato estivo. Eppure eccoci qua, a parlare della peggiore partenza della storia della Fiorentina in Serie A. Se proprio vogliamo essere pignoli, in generale il peggior rendimento della Fiorentina dopo le prime 9 giornate di campionato resta quello del campionato 1928-29, l'ultimo torneo prima della Serie A a girone unico. Alla nona giornata del girone B, uno dei due raggruppamenti del massimo campionato nazionale di quell'annata, la Fiorentina, ancora biancorossa, aveva conseguito un solo successo ed 8 sconfitte che valevano per i gigliati l'ultimo posto in classifica (LEGGI QUI L'APPROFONDIMENTO). Non serve nascondersi, perché in questo momento la squadra di Stefano Pioli è in piena lotta per la retrocessione. Penultima in solitaria dopo il pareggio casalingo del Pisa con la Lazio, i viola sono costretti ad affrontare una realtà a cui non sono abituati. Visto che parliamo di Serie B, andiamo ad analizzare assieme l'inizio stagione delle tre volte che la Fiorentina retrocesse. La squadra allenata, inizialmente, da Ottavio Baccani (sostituito, poi, in corsa dal magiaro Molnar) terminò il suo campionato da ultima in classifica (sedicesima). L'inizio stagione però racconta di una squadra che in nove partite raccolse sei punti (due vittorie e due pareggi), che la portano all'undicesimo posto in classifica (terzultima). Parlando in termini di classifica in stile "americano", possiamo evidenziare come i viola raccolsero sei punti su diciotto, quindi il 33% di quelli disponibili. La Fiorentina cambiò tre guide tecniche in quella stagione. Partì con Luigi Radice e terminò con la coppia Chiarugi/Antognoni, con, in mezzo, il ritorno di Aldo Agroppi. Ci fu addirittura una partenza sprint, poiché in nove giornate, la Fiorentina raccolse quattro vittorie, tre pareggi e due sconfitte (undici punti in totale), in percentuale il 61% dei punti a disposizione. Ricordiamo che in quella stagione, in un campionato a 18 squadre, furono quattro le squadre a retrocedere. Anche in questa stagione la Fiorentina cambiò diversi allenatori: dopo Roberto Mancini, venne nuovamente chiamato Luciano Chiarugi, poi fu il turno di Ottavio Bianchi e alla fine terminò lo stesso Luciano Chiarugi. Dodicesimo posto dopo nove giornate (quart'ultimo guardandola dal basso), con nove punti raccolti (tre vittorie e sei sconfitte) su ventisette, il 33% disponibile. Anche in quella stagione, con un campionato a 18 squadre, furono in quattro a retrocedere. La Fiorentina fallì, poi, nell'agosto 2002, mentre la squadra era in ritiro pre-campionato. Arriviamo ad oggi, dove la Fiorentina, come detto in precedenza, si trova al penultimo posto in solitaria, con quattro punti raccolti in nove giornate (quattro pareggi e cinque sconfitte). In percentuale parliamo del 15% del totale disponibile, il peggiore in assoluto delle stagioni in cui la Fiorentina è retrocessa. Ma non è tutto: se i viola dovessero vincere la prossima partita con il Lecce, la percentuale salirebbe al 23%, sempre più bassa nonostante una giornata in più ---> LEGGI TUTTI I RISULTATI STAGIONALI DELLA FIORENTINA