Il girone di ritorno
—Nel girone di ritorno la Fiorentina ha collezionato, sino ad oggi, 27 febbraio, 7 punti (con Torino, Lazio e Genoa). Venerdì arriva il Lecce e poi una sfilza consecutiva di partite davvero complicate: Napoli (in trasferta), Juventus (in casa), Atalanta (in casa) e Milan (in trasferta). Quattro partite (cinque, con il Lecce) che ti proietterebbero già alla 31esima giornata. Nelle ultime sette partite, il calendario sembra più morbido, ma si sa, quando c'è in ballo la salvezza, sfide contro Cagliari, Venezia ed Empoli diventano tutt'altro che appuntamenti banali.
Aspirazioni possibili
—Lasciando un attimo da parte, anche considerando il ranking UEFA, la qualificazione alla Champions, per mantenere il sesto posto (di cui Palladino si è dimostrato orgoglioso) bisognerebbe arrivare ad accumulare circa 65/66 punti (considerando le ultime annate). Oggi siamo a 42, dunque all'appello ne mancano ben 23 da totalizzare in 12 partite: per aspirare alla grande Europa serve appunto una media da Champions League di praticamente 2 punti a match. Poi, naturalmente, c'è da considerare anche l'andamento della altre. Non scordiamoci che dietro ci sono squadre come Milan, Roma, ma anche Bologna che certo non resteranno a guardare. Già questa sera, col recupero tra Bologna e Milan, ti troverai al settimo posto.
Tante buone chance, come Como, Monza e Verona sono andate, sfumate. Il calendario non aiuta, ma, in un modo o nell'altro, adesso è il momento di ingranare: se si vuole ripetere simmetricamente, almeno in parte, quanto fatto nel girone di andata bisogna iniziare sin da subito. La pazienza è lecita e comprensibile, ma il campionato viaggia e corre veloce, e col lui il treno dell'Europa non si fermerà di certo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.violanews.com/assets/uploads/202512/7ce122192b65870d81df4e669586e613.jpg)