- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
esclusive
Del Vecchia a VN: “Orgoglio e unione. Fiorentina, fai come la mia Antellese”
Il calcio, prima di essere uno sport, è amore, passione e unione. E sono questi i valori che Maurizio Del Vecchia, direttore generale pubbliche relazioni dell'Antellese, cerca di insegnare ai suoi ragazzi e a chi li segue con questo nuovo progetto. Violanews.com ha avuto il piacere di addentrarsi nella nascita di questo club e nei successi ottenuti in così poco tempo:
Maurizio, salve e grazie per aver accettato il nostro invito. La sua Antellese è campione d'inverno in terza categoria, un grande risultato. Che 2025 è stato?
Per l’Antellese, il 2025 è stato un anno importante. Abbiamo appena fatto una festa in cui abbiamo visto l’unità del paese. È chiaro che si scende in campo per la vittoria, che ha un valore assoluto: bisogna impegnarsi e lavorare. Però, secondo me, la vera vittoria è vedere l’unità del paese che partecipa a tutti gli eventi, non solo a quelli sportivi, ma anche a quelli ludici. Questo è il nostro grande risultato.
Si aspettava un successo del genere all’inizio del progetto?
Onestamente? No. Della prima squadra un po’ lo sospettavamo, perché i ragazzi ci spingevano e sapevamo che fosse competitiva. Però anche gli Juniores e i Giovanissimi non stanno andando male. Non potevamo aspettarci di raggiungere questi risultati in così poco tempo. Siamo super soddisfatti.
Cosa si aspetta dal 2026? Avete degli obiettivi?
Sicuramente ampliare la rosa dei Primi Calci e costruire un altro paio di squadre. Per quanto riguarda la prima squadra, al di là del titolo di campioni d’inverno, siamo anche in semifinale di Coppa Fringuelli. Una grande soddisfazione sarebbe alzare la prima coppa già al primo anno.
Lei è anche un grande tifoso viola. Cosa ne pensa della situazione societaria della Fiorentina? L'arrivo di Paratici potrà aiutare?
Guardando la Fiorentina ho notato un aspetto simile alla nostra prima squadra. I nostri ragazzi sono tranquilli quando scendono in campo, non hanno mai paura. Domenica, quando i giocatori viola sono andati in vantaggio e si sono rilassati, abbiamo visto dei veri campioni. Gudmundsson, Parisi, Kean: quei giocatori che hanno dato qualcosa in più perché rilassati. La paura di perdere, l’angoscia, ormai è entrata dentro di loro. Noi tutti, tifosi in primis, dobbiamo aiutarli. L'arrivo di Paratici? Sarà di grande aiuto per questa società.
Crede nella salvezza?
Ne sono certo, bisogna lottare. La squadra e la città ci sono. C’è la pecca dello stadio: i nostri politici non ci stanno aiutando. Però dobbiamo crederci e ce la faremo sicuramente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA