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Lo vedi inserito come terzo della mediana di Palladino?
—La sua ricerca va in quella direzione, per andare a sopperire una lacuna con gamba, fisicità, buoni inserimenti e un buon tiro da fuori. Di sicuro metti chili, però con Michael devi cercare di dargli un equilibrio tattico. Può far bene a Firenze, come ha già fatto a Verona. Il Napoli lo ha tenuto, anche se le ambizioni sono alte e con gli acquisti che ha fatto in estate, lui ha trovato poco spazio. È stato intelligente a rimanere lì fino a gennaio, senza fare scelte affrettate. Perché poi ti si apre lo spazio di Firenze che rimane una grande piazza. Per lui, rispetto all'anno scorso a Verona, è sempre un crescendo.
L'annata di Verona tra l'altro lo aveva portato a conquistarsi l'azzurro con Spalletti, non un dettaglio. Dov'è che Folorunsho rende al meglio in campo?
—Può fare la mezzala alla Frattesi, oppure giocare sotto punta per andare a riempire lo spazio e dare fisicità lì davanti. Ha buoni tempi di inserimento, ha un gran tiro, non disdegna la transizione palla al piede. È un giocatore che deve giocare dalla metà campo in poi, è più forte nella fase offensiva che difensiva. Sembra utopia dal fisico che ha, ma è così. Deve essere utilizzato nella prima pressione, è molto fisico e riesce a tenere botta. Se lo metti ad interdire perde un po', invece.
La seconda parte dell'intervista a D'Agostino: "Fiorentina, bastano 2 acquisti. Colpani? Il tempo sta finendo"
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