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Chi più Shpendi… meno spende: perché Cristian è il più logico dei vice Kean

Shpendi
L'equilibrio tra la voglia di spazio e il costo di attaccanti di rilievo è difficile da trovare: proviamo a capire cosa serve davvero alla Fiorentina
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Come in ogni pezzo di analisi che si rispetti, è necessario partire da ciò che è oggettivo, ovvero dalle dichiarazioni dell'allenatore, in questo caso quello della Fiorentina, Stefano Pioli:

Se serve un vice Kean? Può darsi. Credo che Kean e Dzeko possono coesistere, ma non è detto che sarà sempre così. Per me è importante trovare tante soluzioni offensive, quindi servirà avere diverse caratteristiche per affrontare ogni tipo di avversario. A livello di caratteristiche, solo Kean è in grado di andare in profondità.

Parole, queste, datate 9/8/2025, dopo l'1-1 contro il Manchester United in amichevole. Il weekend è stato quindi un turbinio di nomi, alcuni davvero interessanti ma, alla fine della fiera, inadatti al ruolo. Perché sì, gente come Fotis Ioannidis (Panathinaikos), Nikola Krstovic (Lecce) e prima di loro Roberto Piccoli (Cagliari) sarebbero tutti ottime aggiunte per l'attacco viola, ma hanno tutti un problema: costano troppo per venire a fare le riserve. 30 milioni circa per un'alternativa? No, la società viola sta crescendo e ci auguriamo che continui a crescere ma ancora i parametri non sono questi. Diverso sarebbe stato se Kean fosse partito, ma per la nostra felicità non è questo il caso.

Allora cosa rimane?

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Oggi, il Corriere dello Sport ha ristretto il cerchio a tre nomi, ovvero Cristian Shpendi del Cesena, Jacques Siwe del Guingamp e Dominic Calvert-Lewin svincolato. Qui sosteniamo la candidatura di Shpendi per due motivi... più uno. Punto primo: anche se non è italiano ma albanese, è cresciuto in Italia, conosce il nostro calcio e anche, indirettamente, la Serie A per via della militanza all'Empoli del gemello Stiven; Siwe e Calvert-Lewin dovrebbero impattare con un diverso tipo di calcio, anche se il secondo con Kean ci ha già giocato all'Everton. Punto secondo: per lui è arrivato il momento, dopo la doppia cifra raggiunta nella scorsa serie cadetta, di provare a misurarsi su palcoscenici differenti, sia nazionali sia internazionali.

E il punto terzo, quello bonus?

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Ci riallacciamo alle parole di Pioli, in particolare all'ultima frase: "A livello di caratteristiche, solo Kean è in grado di andare in profondità". Ebbene, Shpendi è proprio quel tipo di giocatore, dato che si tratta del terminale offensivo dei romagnoli, numero 9, abituato a giocare sia da punta unica con due trequartisti, sia da riferimento con un secondo attaccante (a Cesena gli hanno giocato attorno l'ex viola Berti, La Gumina e Antonucci). Un infortunio alla caviglia ha rallentato Cristian alla fine del 2024 e il suo 2025 fin qui non è stato altrettanto felice: 1 solo gol a fronte dei 10 segnati nella prima parte di stagione. Come si vede nell'heatmap di Sofascore qua sopra, Shpendi tocca il pallone in qualsiasi parte del campo, anche sulla linea di fondo avversaria: più in profondità di così...

Ha l'età giusta per fare questo passo (classe 2003), non arriverebbe con pretese di impiego eccessive dato che sarebbe la prima annata in Serie A a 22 anni e, incrociamo le dita, verrebbe utilizzato solo per far rifiatare Kean in incontri che sulla carta non richiederanno la presenza del centravanti titolare. E poi, particolare non da poco, non ha un costo eccessivo: per una squadra come la Fiorentina che deve ancora prendere un vice Dodò a destra e un difensore per completare il reparto senza ancora aver ceduto nessuno dei pezzi grossi, non è un dettaglio...