Bakambu in campo sa come far male alle difese, ma è fuori dal campo che il suo contributo è davvero decisivo. Bakambu nasce a Ivry-sur-Seine, vicino Parigi, da genitori congolesi. Un'origine che il centravanti considera fondamentale nella sua vita, a cui tiene particolarmente. Spesso dopo le sue reti si porta la mano destra davanti alla bocca, e con la sinistra indica le tempie. Il motivo è uno, sensibilizzare cosa sta succedendo da ormai decenni nel suo paese d'origine, la Repubblica Democratica del Congo. Una nazione attraversata da una lunghissima dittatura, da conflitti interni e da una lunga caccia alle riserve minerali e di Coltan. Bakambu in un'intervista ad El Pais ha voluto denunciare le condizioni della RDC (acronimo del paese): "Per me è un onore rappresentare il mio paese con questo gesto. La mano sulla tempia è per rappresentare la morte, e per dire che si stanno uccidendo in questa guerra. Mentre la mano sulla bocca è per dire che nessuno ne parla. "Tutto il mondo sa cosa sta succedendo in Congo, ma guarda dall'altra parte quando ci sono migliaia di morti civili. Non importa a nessuno, basta avere un telefono in mano (i materiali raccolti nel sottosuolo congolese servono a produrre gli smartphone n.d.r). A loro non importa sapere da dove vengono quei materiali. Quello che mi fa arrabbiare è l'ipocrisia delle persone che guardano dall'altra parte e non dicono nulla. Io non sono un politico, sono solo un giocatore. Quello che posso fare è essere sicuro che il mondo veda quello che succede. Ma sono bene che si sono degli interessi".
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