A Torino Sissoko non fa male, arrivando a disputare 100 presenze con i bianconeri. Le prime due stagioni manterrà un buon livello, anche se viene frenato da qualche problema fisico di troppo. Purtroppo per lui, la Juventus vive un momento difficile, con i due settimi posto consecutivi. Gli viene preferito Felipe Melo, e così lascia l'Italia per accasarsi al Psg. A Parigi sono arrivati da poco i soldi del Qatar, e Sissoko si rivela solo un comprimario nell'ambizioso Psg di Ancelotti: così tenta il ritorno in Italia, proprio a Firenze. Sissoko arriva a gennaio 2013, nel pieno del primo anno montelliano. Con il tecnico ex Catania la Fiorentina diverte e si diverte, ma la società cerca un profilo di esperienza e più fisico, rispetto ai vari Pizarro, Aquilani, Borja Valero e Mati Fernandez. L'ex Liverpool a Firenze non vede quasi mai il campo, lo spartito di Montella è perfetto, ed il tecnico non vuole porre limiti al possesso palla viola. Inoltre Sissoko era già in calo, come dimostreranno le stagioni successive. Vestirà la maglia viola solo in 5 occasoni, ma niente rancore, come ricorda lui stesso: "Non mi dispiace per com’è finita, perché arrivai in una squadra che giocava alla grande. Non potevo pretendere che si rivoluzionasse la formazione per mettermi dentro, specie se i miei compagni continuavano a dare a Montella quello che voleva"
VIOLA NEWS esclusive le nostre esclusive Che fine ha fatto? Sissoko: a Montella non serviva, ora è al servizio del talento
esclusive

/www.violanews.com/assets/uploads/202304/c2fa307bc431affc49bd47e0a7d000b6.jpg)