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Che fine ha fatto? Anderson “Andow”, sulle orme di Sir Alex dopo la prigione

Alessio Vannini
Nella rubrica "Meteore Viola" di Violanews, oggi ripercorriamo la storia di Anderson: da predestinato e Golden Boy ai problemi con la legge

Di meteore nel mondo del calcio ce ne sono state tantissime. Giocatori che in poco tempo hanno fatto infiammare piazze intere, ma anche brevi apparizioni, dei cameo. Violanews vi racconta la storia di alcuni calciatori passati da Firenze, senza lasciare il segno, in Meteore Viola. Il nome di oggi riporta alla memoria dei giorni belli e divertenti per la Fiorentina. Stiamo parlando della stagione 2013/2014, dove la Fiorentina di Montella (al secondo anno in viola), poteva contare su calciatori del calibro di Mario Gomez, Josip Ilicic, Joaquin, Giuseppe Rossi, Borja Valero, Aquilani e tanti altri ancora. La società viola, dopo un grandissimo calciomercato estivo, non aiutò Montella in quello invernale, nonostante la formazione viola fosse ancora in lotta per un piazzamento Champions, la vittoria della Coppa Italia e dell'Europa League. Infatti nel gennaio del 2014 arrivarono quattro giocatori e tutti in prestito: Alessandro Matri dal Milan, Modibo Diakité dal Sunderland, Antonio Rosati dal Napoli e l'uomo in copertina di questa puntata, Anderson Luis de Abreu Oliveira, meglio noto come Anderson dal Manchester United. Un centrocampista brasiliano capace di vincere il Golden Boy al suo primo anno in Inghilterra e allo stesso tempo di ritirarsi a 31 anni e finire addirittura in carcere nel 2024.