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Bigica Jr a VN: “Rubino e io, viola veri. Al suo ritorno avevo gli occhi lucidi”

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Chi meglio di chi lo conosce da quando è nato può raccontare Tommaso Rubino? Ecco le parole di suo cugino, Niccolò Bigica
Tommaso Ormini

La Fiorentina sta stupendo tutti. Palladino ha trovato la quadra e, oltre ai risultati, sta lanciando anche alcuni giovani nel calcio dei grandi. Chi non si scorderà sicuramente la vittoria con il Genoa è Tommaso Rubino (QUI IL NOSTRO APPROFONDIMENTO), prodotto del settore giovanile viola, che ha esordito ieri per la prima volta in Serie A. Classe 2006 nato a Firenze, Tommaso porta sulle spalle un cognome importante che con il mondo del calcio ha un legame forte. Suo padre, infatti, è Raffaele Rubino, storico ex attaccante fra le altre di Torino, Siena e Novara con 134 gol in carriera all'attivo, oggi osservatore viola. Per farci raccontare l'emozione del momento e qualche curiosità sul ragazzo, siamo andati a disturbare il cugino Niccolò Bigica, figlio (biologico e d'arte) di Emiliano Bigica, ex tecnico della Primavera gigliata e zio di Tommaso Rubino. Ecco le parole di Niccolò in esclusiva a ViolaNews:

Ciao Niccolò, che effetto ti ha fatto ieri sera vedere esordire Tommaso?

—  

Vedere il piccolo Tommi esordire è stato incredibile. È come un fratello per me, visto che abbiamo vissuto sempre insieme dai tempi di Novara a quelli di Firenze. C'è grande affiatamento e rapporto tra noi due. Già da piccolino, all'età di due anni, faceva delle cose assurde con il pallone, e vederlo ieri entrare in campo a Marassi con la stessa spensieratezza è stato meraviglioso. È stata una delle emozioni più grandi della mia vita.


Ti aspettavi l'esordio?

—  

Ieri era il compleanno di mia sorella, avevo delle sensazioni strane... Mi son detto tra me e me "ma sai che Tommi stasera può esordire", e così è stato. Non so come mai, non mi era mai capitato, ma son quelle sensazioni che percepisci, ed è stato un regalo meraviglioso per tutti noi.

L'hai sentito subito dopo la partita?

—  

Ero impaziente di farlo. L'ho chiamato subito dopo finita la partita ma comprensibilmente non mi ha risposto. L'ho aspettato sveglio a casa al suo ritorno e non vi nego che ero emozionatissimo, avevo gli occhi lucidi.

Tommaso non è vissuto sempre a Firenze, ma è tifoso della Fiorentina?

—  

Certo, noi siamo cresciuti da tifosi della Fiorentina e con la passione viola, anche quando stavamo a Novara. L'abbiamo sempre tifata soprattutto grazie al nonno che ci portava le maglie dei calciatori (Mutu, Gilardino, etc). Una volta tornati a Firenze, Tommi è sempre stato legato a quei colori. L'ha sempre vissuta con attaccamento ma anche con molta professionalità.

 

L'intervista non è finita, leggi anche la seconda parte! (CLICCA QUI)

 

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