Bernabé: da Pep e Maresca a Iachini. Il nuovo David Silva per la regia viola

Adrian Bernabé piace a tanti, se non a tutti. Di certo piace a Stefano Pioli che lo ha indicato a Pradè & co come rinforzo ideale per il suo centrocampo. Un regista sui generis lo spagnolo, nato a Barcellona il 26 maggio 2001. In Catalogna il pallone è una religione - o poco meno - e lui fin da piccolo ce lo ha sempre tra i piedi. Nel 2013, a dodici anni, entra nelle giovanili dell’Espanyol, ma un solo anno dopo i rivali cittadini del Barcelona si accorgono subito delle qualità di questo ragazzo. Piede mancino, alto 174cm, non è forte fisicamente. Col pallone tra i piedi, però, dimostra una sensibilità nel tocco che si sposa alla perfezione con la filosofia della Masia, la cantera famosa in tutto il mondo. Nell'estate 2018 come tanti altri talenti blaugrana segue Pep Guardiola a Manchester, sponda celeste del City. [embedcontent src="instagram" url="https://www.instagram.com/p/BkQkjjol-Uq/?utm_source=ig_embed"] Parte dal settore giovanile, ma dopo pochi mesi fa il suo debutto in prima squadra, in Coppa di Lega inglese. È la sera del 25 settembre 2018 quando Guardiola manda in campo Bernabé per gli ultimi minuti della partita contro l’Oxford United. Poi però trova pochissimo spazio in una squadra di campioni che domina la Premier League: 5 partite in 3 anni. Diventa una colonna della formazione U23: gioca 54 partite segnando 11 gol e servendo 16 assist. Numeri da trequartista che in effetti è la zona di campo dove il più delle volte staziona. Nelle giovanili del City conosce Enzo Maresca che lo allena e scorge in lui grandi qualità. Quando viene chiamato ad allenare il Parma, porta con sé in Emilia il regista catalano. Adrian, però, viene subito fermato da un intervento al cuore che lo tiene fuori tutta la prima parte di stagione. Quando torna in campo, in panchina non trova più Maresca, ma Beppe Iachini. Nella rosa della Fiorentina manca un regista vero. E Bernabé un regista lo è, o almeno ha tutte le potenzialità per dare a una squadra ritmo e velocità di pensiero. Cataldi e Adli hanno fatto ritorno alle squadre proprietarie del loro cartellino, non riscattati. Non sono del tutto registi Fagioli e Mandragora, elementi che eppure in carriera hanno giocato in quella posizione, seppure con caratteristiche diverse. Non lo è Richardson, neppure certo di rimanere in viola. L'unico vero regista naturale è Amatucci, di ritorno dal prestito alla Salernitana e totalmente a digiuno di Serie A. Bernabé ha ottimi tempi di inserimento e si esalta nell’ultimo passaggio, tanto che in Spagna era stato paragonato a David Silva, un altro spagnolo mancino esaltatosi a Manchester. Adrian ama giocare il pallone e si abbassa spesso vicino alla difesa per farselo consegnare, ma anche in campo aperto ha buona velocità per ribaltare il campo, passando velocemente da una azione difensiva a una offensiva. [embedcontent src="instagram" url="https://www.instagram.com/p/B22HKzOIQeg/?utm_source=ig_embed"] Un regista d’altri tempi - certo - come detto privo del fisico roccioso di molti centrocampisti che ricoprono quel ruolo. Nel suo caso classe e qualità valgono più dei muscoli. Ed è questo che salta subito all'occhio nel suo modo di giocare, se lo ricorda bene anche la Fiorentina stessa. Basta tornare indietro al non troppo lontano 6 dicembre 2023. Negli ottavi di Coppa Italia il Parma - allora in Serie B - portò i viola ai calci di rigore e protagonista fu proprio Bernabé. La Fiorentina prova a sgomitare con la concorrenza per un profilo che nonostante un lungo infortunio ha incantato i tifosi gialloblu anche la scorsa stagione. Ventuno presenze in Serie A, un gol e un assist. E pure i tifosi viola lo ricordano per aver fatto tremare il Franchi: solo un super De Gea riuscì a negargli il gol. Assalto viola E anche i dirigenti ne sono rimasti stregati mettendosi sulle tracce dello spagnolo, per cui il Parma ha fatto il prezzo. I ducali sparano alto, ma dai 25 milioni iniziali si è passati già ad una cifra prossima ai 20. L'obiettivo della dirigenza gigliata è provare a limarla ancora col passare del tempo. I prossimi giorni dovrebbero essere anche quelli dell'assalto viola. La Fiorentina ha sondato l'entourage del giocatore e ricevuto il suo gradimento. Adesso arriva la parte più difficile della trattativa: convincere il Parma ad aprire alla cessione. Fin qui Pradè non ha presentato alcuna offerta ufficiale. Lo farà nei prossimi giorni provando a capire fin dove si potrà forzare la mano. In ogni caso la proposta non potrà essere troppo distante dai 20 milioni di euro. [promo_web_app]