Dusan Vlahovic sarà chiamato, con la Lazio, a guidare ancora una volta l'attacco dei viola. Titolarità che, dall'avvento di Cesare Prandelli in panchina, non sembra essere in discussione. Tanto che Kouame e Cutrone, suoi compagni di reparto, figurano nella lista dei partenti. Il centravanti serbo, soffocato dall'alternanza offensiva di Iachini, ha incassato la fiducia del "Mago di Orz" ed è sembrato finora il maggior beneficiario dell'avvicendamento sulla panchina gigliata. Fiducia che Dusan, nelle ultime gare, ha cominciato a ripagare. Nel modo che meglio si addice ad un attaccante che porta il numero nove sulle spalle: il goal.
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La prova del nove: oggi l’esame di maturità per Vlahovic
Dusan Vlahovic è chiamato a dare subito una risposta sul campo, dopo il passaggio a vuoto dello scorso turno col Bologna
La miglior medicina
Il classe 2000 aveva trovato la via della rete nelle ultime tre partite del 2020. Vittime Sassuolo e Verona (su calcio di rigore), con lo scalpo illustre della vecchia signora ad impreziosire ulteriormente il bottino. Nella prima partita dell'anno col Bologna questa incoraggiante, seppur breve, serie positiva si è interrotta. La difesa felsinea è riuscita a disinnescare piuttosto agevolmente le trame offensive che la Fiorentina provava a costruire coinvolgendo Vlahovic. Per Dusan è stata una partita difficile, con davvero pochi palloni giocabili a disposizione. Basti pensare che l'occasione più pericolosa che lo ha coinvolto - più o meno direttamente - risale al mancato tap-in sul palo colpito da Ribery. Era il 2' di gioco. Da quel momento in avanti tante sportellate, duelli senza esclusioni di colpi con la difesa di Mihajlovic, Danilo in testa.
La prova del nove
Come anticipato nel titolo, adesso viene il momento della verità. Quello in cui il giovane attaccante serbo deve dimostrare di aver realmente svoltato nel proprio percorso di maturazione. Prandelli, dal suo ritorno in riva all'Arno, lo ho sempre protetto, erigendolo a patrimonio tecnico del reparto avanzato. In attesa di graditi regali dal mercato è su di lui che Cesare ripone le maggiori speranze per risollevare le sorti di un attacco gigliato, ancora lontano da standard di rendimento accettabili. Sul piano realizzativo in primis, ma anche in termini di pericolosità offensiva la strada appare ancora lunga ed impervia. Del resto il dato col Bologna è impietoso e sta lì a dimostrarlo: zero tiri verso lo specchio difeso da Da Costa, nell'arco dell'intera partita. Una sterilità offensiva - detto degli attesi rinforzi in sede di mercato - a cui sopperire valorizzando al meglio ciò che di buono si sta cominciando a vedere nel percorso di crescita di Vlahovic. Avanti Dusan, con la Lazio sei chiamato a riprendere da dove hai interrotto. Da quel goal da grande attaccante siglato a Torino.
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