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La colomba Vincenzo, il mini Falcao ricordando il passato

La colomba Vincenzo, il mini Falcao ricordando il passato - immagine 1
Il tifoso storico Leonardo Vonci "tifa" per Vincenzo Italiano, augurandosi che possa restare ancora alla Fiorentina. Ma non solo...
Leonardo Vonci

Vincenzo lievita come una colomba pasquale

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Cari tifosi, seguivo lo Spezia di Italiano con grande gioia, penso di essermi perso solo le partite giocate in contemporanea con la Fiorentina. Una squadra sorprendente, con delle prestazioni da urlo, prendeva le squadre importanti per la giacchetta e le scaraventava in terra. Sognavo che Vincenzo potesse diventare un giorno il nostro allenatore, quando saltò la vicenda Gattuso e fu annunciato il suo ingaggio ero felice come un bambino. Sono trascorsi tre anni dalla sua investitura, Vincenzo è "lievitato come una colomba pasquale", non ha mai rinnegato il suo credo calcistico, lo ha leggermente modificato in base al materiale umano messo a disposizione e lui ha restituito alla Fiorentina un prestigio nazionale riportandola in Europa e disputando la finale di Conference. Il suo percorso di crescita prosegue per gradi, fuori Firenze è diventato un boccone prelibato per ogni club e adesso è giusto che alleni una squadra veramente forte. Mi auguro che potrà essere la nostra Fiorentina ma ho qualche dubbio. Ricordo con immenso piacere quei 17 gol segnati da Vlahovic. Il centravanti viola produceva sinfonia pura, non solo sotto porta ma con quei movimenti a centrocampo quando, spalle al portiere avversario riceveva palla e iniziava l'azione con aperture sulle fasce per poi andare a ricevere il cross dell'esterno di turno. Vincenzo è un lavoratore unico, 24h no stop, un martello pneumatico, una persona per bene, invece di metterlo sempre nella centrifuga delle critiche inutili perché non chiedete alla società di allestirgli una squadra forte da allenare? Sarebbe un beneficio per tutti ma vedo che è come parlare al muro. Basta che si liberi un buon allenatore come Sarri e siete tutti a pregare che venga qua, dimenticando cosa è successo tre anni fa. Sono veramente dispiaciuto per il mister Italiano, lo reputo il vero valore aggiunto della Fiorentina guidata da Rocco Commisso. Se dovesse lasciare la nostra Fiorentina, sicuramente non andrà alla Scafatese (club citato quotidianamente dal mio amico Mario Ciuffi).

Jack il mini Falcao

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Onestamente il paragone è molto azzardato, sicuramente sono uniti dalla maglia numero 5, dal carisma che hanno all'interno delle squadre dove hanno giocato, dalla classe cristallina, da quel ruolo di liberta' che si sono conquistati con la loro lettura delle partite. Paulo Roberto Falcao è stato Re di Roma, campione d'Italia nel 1983, nazionale brasiliano insieme ad altri 10 mostri sacri del calcio mondiale, un vero immenso giocatore. Il mio paragone è molto provocatorio, per far capire l'importanza di Jack nella nostra squadra. Proprio contro la Roma l'ho rivisto alla grande, al centro di ogni azione, a guidare compagni giovani e non. Ha parlato tantissimo regalando suggerimenti preziosi a tutti i componenti della compagine viola. Ho trovato molto stucchevole la vicenda sul suo rinnovo questo inverno, prima per il valore umano del ragazzo e poi per l'importanza all'interno del gruppo tecnico. Ogni allenatore lo vorrebbe nel suo team, sono convinto che in questo finale di stagione, il buon Giacomo tirerà fuori il meglio di sé, regalando prestazioni da Mini Falcao qual è. Capendo che i soldi non sono cosi illimitati , come sbandierato dal presidente al suo arrivo, guardiamo se riusciamo e tenere con noi questo grande giocatore.


Un tuffo nel passato

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Grazie ai cinque rigori sbagliati, siamo andati a ricordare la Nostra Fiorentina 1978/79, ultima squadra che ha giocato con le maglie prodotte dalle sorelle Tortella in via Gioberti a Firenze, senza sponsor tecnico e commerciale. Guidati da quello splendido Capitano con la maglia numero 10, fu un anno tribolato per i 5 rigori sbagliati da Giancarlo, Galbiati, Amenta, Sella e Galdiolo. Una curva Fiesole stellare, da sinistra verso destra, Boys, Rangers, Ultras, Vieusseux e 7 Bello. Bandiere, stendardi, i fogli tagliati alla lettura delle formazioni, fumogeni altamente inquinanti, tifo incessante per 90 minuti. La partita veniva messa in onda il lunedì sera da Canale 48, con commento della mitica Gabriella Lescai, la domenica sera c'era i' Sandrelli, insieme ai' Goggioli, nella trasmissione Fuorigioco, unico talk show presente nell'etere che narrava di Fiorentina. Noi fiorentini, eterni polemici, sempre pro o contro, innamorati follemente della Nostra Fiorentina. Solo quel 10 ci univa tutti, nessuno poteva proferire parole denigranti per lui che era il nostro acquisto principale ogni anno. Quello che ci rendeva orgogliosi quando vestiva la maglia azzurra e portava il nome di Firenze nel mondo, tra diciotto giorni compirà 70 anni ma per Antonio l'amore non è calato di un millimetro. Solo chi ha avuto la fortuna di viverlo potrà capire l'importanza dell'Unico 10...

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