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In attesa, una certezza c’è ma in difesa. Come già scritto, parte Milenkovic per il Nottingham Forest, la squadra che ti fa venire in mente Robin Hood e arriva Pongracic dal Lecce. La Fiorentina alla fine pagherà 2-3 milioni visto che il croato costa quindici più uno di bonus, mentre il serbo va via per dodici più bonus. I due hanno la stessa età, 27 anni, i viola pensano di portare a casa un giocatore più motivato, in crescita, a fronte di un altro che dopo sette anni a Firenze si era fermato. Milenkovic guadagnava più di tre milioni, uno stipendio da top player senza essere un top player e il ragionamento economico è corretto. Pongracic però è stato pagato troppo e succede spesso. Beltran docet. E se fossi Commisso qualcosa da chiedere lo avrei.
Non lo dico io e i soldi, fra l’altro, non sono miei, ma lo racconta ancora Transfermarkt, la bibbia del mercato, che valuta Pongracic sette milioni. Meno della metà di quanto è stato pagato. Non basta, se pensiamo che il giocatore non ha più vent’anni, ha alle spalle soltanto una stagione di alto livello, l’ultima a Lecce, che è stato pagato 1,6 milioni appena un anno fa da Corvino, i dubbi aumentano. Ma il giocatore ha personalità e piedi buoni, speriamo davvero abbiano scelto bene e possa diventare lui quel leader difensivo che è sempre mancato negli ultimi anni.
Sempre sperando, speriamo anche che prima del 31 agosto il Boca si accontenti del milione e poco più promesso dalla Fiorentina per liberare Valentini. Il reparto sarebbe così completo e potenziato. Non mi azzarderei invece a fare quattro mesi e mezzo di campionato con soltanto tre centrali titolari, visto che Palladino gioca a tre. Se il mercato non va di corsa, credo che gran parte della colpa siano le mancate uscite. Fino a quando Nzola, Ikonè, Amrabat, Kouamè, Brekalo, Sabiri e compagnia non avranno trovato casa, ballano quasi quaranta milioni, un’accelerata sarà difficile.
Intanto oggi in tribunale si discute della richiesta della Fiorentina di fermare i lavori al Franchi fino a quando non ci sarà l’intera copertura finanziaria. Ricordiamo che, fra tutto, per finire completamente l’opera mancano circa cento milioni.
Sapete come la penso. Ho sempre ritenuta sbagliata l’idea di ristrutturare pesantemente il Franchi con soldi pubblici, la Fiorentina è penalizzata dai lavori e dal fatto di non avere uno stadio di proprietà che avrebbe costruito volentieri, ma tornare indietro o bloccare tutto, oggi mi sembra impossibile. L’opera è blindata, amministrativamente è stata pensata bene. A questo punto credo che anche sfruttando l’avvento di un sindaco nuovo, con la Funaro, la Fiorentina debba confrontarsi. Il muro contro muro penalizza tutti, anche i tifosi non solo la società.
Una soluzione e un percorso condiviso vanno trovati, so che non è facile: impegnatevi. La sindaca, diciamolo, intanto dimostra subito la sua buona volontà, ha chiamato la Fiorentina, vuole un incontro entro la settimana, auspica il dialogo. La strada è questa.
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