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Il futuro non passa da Praga: perché il binomio Italiano-Fiorentina può continuare

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Quello che succederà dopo la finale di Conference in casa viola non sembra essere legato al risultato di mercoledì sera, piuttosto alle reali idee e motivazioni del tecnico, così come quelle della stessa società

La finale di Conference League ed il futuro di Vincenzo Italiano. Sono stati questi gli argomenti più caldi di questi ultimi giorni in casa Fiorentina. Due tematiche che potrebbero sembrare collegate ma che in realtà non lo sono. Perché la permanenza o meno del tecnico siciliano sulla panchina viola non sembra essere davvero una conseguenza dell’esito della partita dell’anno, che i viola disputeranno mercoledì sera contro il West Ham. Piuttosto, a fare la differenza in tal senso saranno le idee e le motivazioni dell’allenatore, ma anche della stessa società. E allora: Italiano e Firenze è un binomio destinato a durare pure nella prossima stagione?

Sessanta partite tutte d'un fiato

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La gara vinta con merito contro il Sassuolo lo ha dimostrato ancora una volta, se davvero ce ne fosse bisogno arrivati a questo punto della stagione: all’interno dello spogliatoio viola c’è una grande unità di intenti e compattezza tra giocatori e staff tecnico. In queste due annate Italiano ha creato una squadra vera, capace di uscire dai momenti di difficoltà e che si rispecchia totalmente nell’identità e filosofia di gioco del proprio allenatore. Dal canto suo, l’ex Spezia in questa stagione è stato bravo nel far sentire coinvolti ed importanti tutti i calciatori a sua disposizione: solo in questo modo la Fiorentina poteva affrontare le sessanta partite della stagione, ma soprattutto ottenere quei traguardi comunque importanti per il club viola, dopo anni (ventidue) trascorsi con soltanto una finale disputata e zero trofei aggiunti in bacheca. L’unico cruccio riguarda quel girone di andata giocato col freno a mano tirato tra tante difficoltà, che ha rallentato la corsa della Fiorentina verso un nuovo piazzamento nella zona europea della classifica, considerando, poi, il rendimento da big avuto in quello di ritorno.


L'augurio di fine stagione

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Ecco perché sarebbe un vero peccato che l’esperienza in viola di Vincenzo Italiano s’interrompesse, dopo appena due stagioni, sul più bello. Il suo ciclo a Firenze non sembra essere ancora concluso, anzi, ed il prossimo potrebbe essere l’anno della crescita definitiva di questa squadra, che può avere una parte di potenziale ancora inespressa, ma anche dello stesso allenatore. L’augurio, allora, è che dopo la finale di Praga Italiano incontri la società per programmare il futuro ed individuare quegli acquisti mirati per rinforzare la rosa gigliata, in modo da alzare l'asticella delle ambizioni.

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