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I gol, lo screzio con Messi, il socio Cuadrado. Ecco Mina, nuova torre Viola

I gol, lo screzio con Messi, il socio Cuadrado. Ecco Mina, nuova torre Viola - immagine 1
L'altissimo difensore colombiano pare un personaggio tutt'altro che banale. E chissà che l'amico fraterno Cuadrado non abbia sponsorizzato Firenze
Filippo Caroli Redattore 

Tutti i tifosi della Fiorentina hanno avuto l'impressione che il nome di Yerry Mina, già dalla prima volta in cui è stato accostato ai Viola, suonasse familiare. Non si sbagliavano. No, perché questo ragazzone che sfiora i due metri d'altezza si è visto letteralmente puntare addosso gli occhi del mondo circa 5 anni fa. Era l'estate del 2018, Mina era un giovane difensore promettente su cui il Barcellona aveva scommesso 10 milioni nell'inverno precedente ma che in blaugrana aveva trovato poco spazio per la folta concorrenza. Nel mondiale che si svolse in Russia fu probabilmente la più grande sorpresa della competizione con la maglia della Colombia. Segnò tre reti, tutte di testa, un record per quello che riguarda i difensori nella massima competizione calcistica mettendosi anche in tasca durante il percorso un fuoriclasse totale come Lewandowski. I cafeteros si fermarono agli ottavi, Yerry invece sembrava proiettato verso l'Olimpo del calcio e l'Everton sborsò ben 40 milioni di sterline per portarselo a casa. 

Sulle orme del babbo

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Un gigante che spaventa le difese avversarie sui calci piazzati, ma non tutti sanno che il buon Yerry (chiamato così in riferimento al cartone animato Tom&Jerry, particolarmente amato dalla mamma), ha iniziato la carriera fin da giovanissimo come portiere. Il sogno del ragazzo era quello di riuscire a seguire le orme del babbo e dello zio, riusciti ad emergere proprio con estremi difensori raggiungendo anche discreti livelli in patria. Fu proprio il babbo, conscio dei sacrifici che il ruolo impone, a farlo desistere da quest'idea: fu la sua fortuna. Dopo le prime avventure in Colombia passò al Palmeiras e, successivamente, approdò al Barcellona. La costante che ha contraddistinto la carriera di questo ragazzo è sempre stata una: i gol. Sia in nazionale che coi club ha sempre trovato la via della rete con grande continuità, forte di una stazza imponente e di uno stacco di testa da far spavento. Caratteristiche da ariete che faranno comodo non poco alla Fiorentina. 


Mi manda Juan

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Siamo certi, poi, che per chiedere informazioni su che città sia Firenze, Mina abbia chiesto lumi a Juan Cuadrado, che in riva all'Arno ha passato 3 stagioni. I due, compagni di nazionale da anni, condividono un rapporto fraterno d'amicizia: le rispettive famiglie sono molto amiche e non è raro che passino le vacanze insieme. Da poco i due calciatori sono diventati anche soci in affari investendo in alcuni complessi commerciali proprio in Colombia. Non abbiamo dubbi che l'ex Viola abbia speso belle parole sia per la Fiorentina che per Firenze.

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Mina il ballerino

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Ma dicevamo del Mondiale 2018. Fu, purtroppo per Yerry, l'inizio della sua parabola discendente soprattutto a causa di tanti infortuni che hanno reso le cinque stagioni all'Everton estremamente complicate dal punto di vista del minutaggio. Negli ultimi due anni ha infatti messo a referto solamente una ventina di presenze, nonostante le reti non siano comunque mai mancate. E risale proprio a queste ultime stagioni un episodio piuttosto controverso di cui si è reso protagonista con la maglia della sua nazionale. Torniamo indietro alla Copa America giocata nell'estate del 2021, la Colombia elimina ai quarti l'Uruguay alla lotteria dei rigori grazie anche ad un penalty realizzato da Mina. Nulla di grave, se non fosse che dopo averlo trasformato, l'ex Barcellona si rende protagonista con un balletto provocatorio. Nel turno successivo delle semifinali, il caso vuole che sia proprio la Colombia ad essere eliminata dall'Argentina nei tiri dal dischetto. Mina calcia e sbaglia, Messi, da lontano, lo apostrofa e gli urla più volte: "Balla adesso!".

Un personaggio, insomma, tutt'altro che banale. A 29 anni Yerry Mina ha ancora tutto il tempo per riprendersi da stagioni difficili. La Fiorentina spera che il fisico tenga, e che magari arrivi anche qualche gol.

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