Non sapendo cosa fare, non fanno nulla e la Fiorentina va in Serie B. E’ questa la sintesi di una giornata che avrebbe dovuto portare a decisioni drastiche e invece ci riconsegna gli stessi dirigenti e lo stesso allenatore, come se la Fiorentina non avesse perso contro il Verona gran parte delle speranze di salvezza. Come se non fosse successo niente e invece è successo di tutto. Siamo ancora e sempre davanti a situazioni surreali, come dopo Sassuolo, la guerra negli spogliatoi (la società neroverde dovrebbe chiedere i danni) e le decisioni dure annunciate e mai prese. Impietriti di fronte al disastro. Non so se dentro le stanze del Viola Park continui a suonare la musica di sottofondo come sul Titanic, ma è probabile. Nessuna meraviglia però, il non decidere è comprensibile: per prendere delle decisioni nei momenti gravi servono competenza, visione e coraggio, cose che sfuggono a tutti i dirigenti della Fiorentina. Stanno firmando un disastro epocale, ma nessuno si assume la minima responsabilità. Non basta più chiedere scusa, ieri la società è stata abbandonata con un duro documento anche dai tifosi dell’Accvc. Servirebbero fatti concreti, ma subito.

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Vanoli resta, Ferrari resta, restano tutti. Vogliono portare la Fiorentina in B
Invece il direttore generale Alessandro Ferrari è sparito, questa volta non è andato neppure in televisione a spargere il solito inutile ottimismo. E, ovviamente, non ha avuto neppure la dignità di dimettersi, Pradè almeno questo l’ha fatto e gliene diamo atto. Ferrari non s’è nominato da solo, lo sappiamo, ma avrebbe dovuto rimettere il mandato, ringraziare Commisso per la fiducia, riconoscere che gli è stato affidato un compito più grande di lui, al di fuori e al di sopra delle sue competenze. È lampante che sia inadeguato e non per vantazione (dixit) l’avevo scritto già nell’estate del 2024, proprio su questo giornale online. Capisco l’ambizione, ma a tutto c’è un limite, siamo di fronte a un disastro che coinvolge un’intera città, una tifoseria, una società storica.
Non s’è dimesso Goretti, ma non me lo sarei mai aspettato. Sappiamo quel che conta. Non s’è dimesso neppure Vanoli, ma lui in fondo è il meno colpevole di tutti. E’ vero, non ha portato niente di suo, ci si poteva aspettare di più, ma anche lui ha un compito più grande della sua storia. Preso perché ci sono stati dei no di altri allenatori. Non bastano l’impegno, la dedizione e il sacrificio, soprattutto quando non si hanno alle spalle grandi dirigenti.
Sorridevo amaramente ieri leggendo le agenzie che scrivevano di “riflessioni in corso dei dirigenti della Fiorentina”. Riflessioni su cosa? Ma davvero Rocco Commisso crede di poter salvare la Fiorentina andando avanti così? Con questa catena di comando? Molto più banalmente penso che non gli stiano spiegando quello che sta succedendo e quello che è successo dentro e fuori lo spogliatoio. Qualcuno può spiegarmi come fa questa squadra a fare i circa trenta punti che servono per salvarsi se non riesci a battere neppure un fragile Verona? Se De Gea non para e Kean non segna non c’è altro.
Tutto il mondo del calcio, più o meno, ha suggerito interventi drastici, terapie d’urto, come in genere si fa in situazioni così disperate. Mi sono permesso perfino di ricordare a chi non sa di calcio come ha fatto la Salernitana a salvarsi nel 2022, azzerando tutto a gennaio, mettendosi nelle mani di un dirigente esperto come Walter Sabatini che scelse Davide Nicola per la panchina e cambiò diversi giocatori. Andrebbe fatta una roba del genere mettendo gente di calcio con storia e carisma, in grado di parlare con i giocatori, di metterli duramente di fronte alle loro responsabilità, dare regole, imporre decisioni anche drastiche. Purtroppo, la situazione oggi è addirittura peggiore, quella Salernitana in quindici partite fece nove punti, tre in più. Sono tanti.
Comunque non fare niente, non provarci neppure, diventa inaccettabile. Per quello che filtra, dirigenti non ne sono stati cercati. S’è pensato a qualche allenatore, ma in cambio i dirigenti viola hanno ricevuto dei “no grazie”. Del resto voi andreste a mettere la faccia e la vostra professionalità in una situazione come questa e con dirigenti come questi? Qualche manager però a Firenze ci verrebbe e i nomi li potrei anche fare, alcuni li ho già fatti, ma con quei pieni poteri che in genere Rocco Commisso non concede a nessuno. Sembra una situazione di non ritorno. Ho solo un piccola, tenue speranza, che Vanoli con l’acqua alla gola e prossima vittima sacrificale, trovi almeno il coraggio di fare una rivoluzione tattica e decida di mettersi in mano solo ai giocatori affidabili facendo fuori quelli che remano contro e a gennaio dovranno necessariamente finire sul mercato.
La conferma di Vanoli decisa ieri, naturalmente, è a termine, con i soliti ultimatum “devi battere Losanna e Udinese”, che non contano nulla se non si dovesse vedere un’inversione di tendenza e una grande coesione per affrontare un’impresa disperata. E’ chiaro che Vanoli non abbia in mano la situazione, ha fatto peggio di Pioli e i numeri lo dicono. Due punti in cinque gare, la Fiorentina ha la peggior difesa del campionato, ha subito ventisei gol, almeno qui mi sarei aspettato un miglioramento e invece i dati sono peggiorati, dieci gol in cinque partite a fronte dei sedici subiti prima in dieci gare, nonostante la Viola di Vanoli abbia affrontato squadre più deboli di quelle incontrate da Pioli. A proposito di Pioli, potrebbe essere richiamato. E’ sotto contratto. Ha fatto un disastro anche lui, ma insieme a un manager, a un vero uomo di calcio, lo avrei rimesso in panchina dando alla nuova coppia quei famosi pieni poteri, ma per qualcuno è fantacalcio.
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