Investire il ricavato
—L'affare, comunque, non è male. Soprattutto, non son pochi gli 8 milioni che entrano in cassa e che possono (devono) essere immediatamente rimessi sul piatto per portare a casa il centrocampista che serve. I nomi in prima fila restano quelli di Frendrup (magari) e Fazzini anche se Pradè pur facendo “finta di nulla” da settimane sta covando la pazza idea Pellegrini: in rotta con la Roma, e tecnicamente perfetto per far quel lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco (senza far perdere gli equilibri) che cercano i viola. Al netto delle enormi difficoltà legate all'ingaggio, almeno personalmente, andrei più su Frendrup (la scheda del danese). Perchè offre più quantità (e Palladino ne ha bisogno), perché mi pare un ragazzo ben centrato, e perché tatticamente mi pare più in linea col progetto del mister. Sia chiaro, ciò non significa che Pellegrini non mi piaccia. Nel complesso però non mi ha mai esaltato anche se potrebbe inserirsi in quel solco (Cataldi, Adli, lo stesso Bove, Kean, De Gea) dei giocatori arrivati a Firenze accesi dall'orgoglio e dalla voglia di dimostrare a chi non ha creduto in loro di essersi sbagliati.
E poi c'è la Juventus
—Come detto però, non c'è solo il mercato. Anzi. Tre giorni infatti, e la Fiorentina salirà allo Stadium per far visita alla Juventus. Squadra impossibile da decifrare, per quanto fatto fin qua, ma pericolosissima. Per un motivo, più degli altri: sono rientrati calciatori importanti (Nico in primis) ma, più che altro, Thiago pare aver capito di dover cambiare qualcosa. Ha abbassato Koopmeiners, per esempio, e spesso porta Yldiz sulla trequarti invece che lasciarlo isolato sulla sinistra. Sarà una gara tostissima insomma (e non potrebbe essere altrimenti) e sinceramente, fossi in Palladino, me la giocherei diversamente da quanto fatto nelle ultime gare. Per intendersi: toglierei un uomo offensivo (Beltran, o Sottil) e aggiungerei un centrocampista. Ci ha provato, il mister, e forse era anche giusto farlo. Il tentativo però (fare di Riccardo o di Lucas nuovi Bove) è fallito e insistere sarebbe ripetere l'errore fatto ad inizio campionato quando, per troppe partite, si è insistito sulla difesa a tre. A proposito. Mi sbaglierò, ma non mi sorprenderei se da qua a qualche settimana venisse riproposta. Dipenderà anche da che tipo di mercato verrà fuori.
Prima però, c'è da giocare contro Juventus e Napoli. Due sfide difficilissime, che arrivano dopo due sconfitte. Senza far inutili e ingiustificabili drammi, ma è giusto capire quanto sia delicato il momento. Perché serve una risposta forte, prima di tutto per se stessi. Per dimostrarsi e dimostrare che si, restare in quella zona di classifica è possibile. Il rischio altrimenti, è quello di lasciarsi andare alla tristezza o, se vogliamo, di arrendersi al timore di non potercela fare. Per questo, adesso, serve una scossa. L'abbiamo detto, e lo ripetiamo. La prima deve arrivare dall'allenatore. La seconda, il prima possibile, dalla società.
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