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VIOLA NEWS esclusive gli opinionisti Pradè… very Gud! Giugno quasi perfetto, pensando a Rovella e aspettando Kean

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Pradè… very Gud! Giugno quasi perfetto, pensando a Rovella e aspettando Kean

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Il riscatto di Gudmundsson chiude un mese esaltante per le mosse di mercato della Fiorentina. Cosa aspettarsi adesso?
Matteo Magrini

Bravi. O meglio. Bravo. Perché a volte non serve chissà quale giro di parole. Ne può bastare una. Semplice, chiara, secca. Soprattutto, in questo caso, giusta. Del resto qua nessuno, quando ce n'è stata l'occasione, si è mai fatto problemi a riconoscere meriti o a fare complimenti. E non è, tanto per continuare con la mia solita battaglia contro i mulini a vento, questione di carri o idiozie simili. Si tratta, semplicemente, di fare il lavoro per il quale siamo pagati: i cronisti. Con la libertà, e ci mancherebbe, di dare ogni tanto qualche opinione. E allora, brava Fiorentina! Soprattutto, bravo Daniele Pradè! Il riferimento, ovviamente, è all'operazione Gudmundsson. Un capolavoro di diplomazia e pazienza. Più che altro, ed è la cosa più importante, una splendida notizia sul piano tecnico.

Che affare

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Per quanto mi riguarda, si sa, l'islandese sarebbe stato da riscattare senza se e senza ma, anche a costo di tirar fuori i 17 milioni pattuiti un anno fa. Per questo averlo fatto a 12/13 milioni, portandosi a casa un super talento per una cifra complessiva di (circa) 20 milioni, si può salutare soltanto in un modo: togliendosi il cappello, e dando merito a chi pur correndo qualche rischio ha portato a termine l'operazione. Evidentemente però Pradè sapeva quello che stava facendo e non a caso in questi giorni si è sempre mostrato molto ma molto tranquillo. Bravo lui quindi, ma c'è un altro elemento da non sottovalutare: la volontà del giocatore. Il fatto (ed è andata così) che Gud abbia sempre detto e ribadito di voler restare a Firenze ha giocato un ruolo fondamentale perché ha “costretto” il Genoa ad andare incontro alla posizione dei viola. In caso contrario invece, e visto che qualche altra società alle spalle c'era, per la Fiorentina sarebbe stato difficile averle vinta. E se è vero che nello sport come nella vita è sempre la testa la chiave di tutto beh, non si può che sperare che la seconda stagione dell'islandese sia decisamente diversa dalla prima. Perché lui è super determinato e perché sta arrivando un allenatore che, potendo contare su un 10 del genere, tutto farà meno che fargli passare sopra la testa vagonate di palloni. E chissà. Magari sulla scelta di Albert (come su quella di De Gea) il cambio in panchina un pizzico di influenza l'ha avuto.

Botti di San Giovanni

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A proposito. Raccontano che Pioli stia incidendo moltissimo sulle prime mosse di mercato ma sinceramente, almeno su questo, non abbiamo mai avuto grossi dubbi. Daniele Pradè infatti potrà avere tutti i difetti del mondo, ma quando ha potuto lavorare è sempre andato incontro ai suoi allenatori. Anche con Palladino, nonostante un rapporto difficilissimo e nonostante da parte dell'ex mister non ci sia mai stata una mano tesa. Anzi. Quello comunque, è il passato. Molto meglio concentrarsi sul presente/futuro, e su un avvio di mercato che già lasciava ben sperare e che, con la notizia del riscatto (con lo sconto) di Gudmundsson si fa ancora più interessante. Il rinnovo di De Gea, l'arrivo di Dzeko (sempre se viene per fare la spalla/alternativa e non il titolare), l'acquisto di Fazzini, l'operazione Viti e questa voglia di puntare sempre più (il prossimo grande obiettivo è/sarebbe Rovella per il centrocampo) sugli italiani. Per ora insomma, solo buone o ottime notizie. Il resto, a partire dal destino di Kean e da come verrà eventualmente sostituito, è tutto da vedere. Per ora però, sorridiamo a questo giugno bollente e che, proprio per San Giovanni, ha fatto scoppiare il botto che non ti aspetti.