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Non solo salvezza: la Conference resti un obiettivo. È una notte per Gudmundsson

Bucchioni Gudmundsson
A Firenze è nato il partito “molliamo la Conference”. Niente di più sbagliato. E Gudmundsson ora diventi protagonista
Enzo Bucchioni Editorialista 

A Firenze è nato il partito “molliamo la Conference”. Non sprechiamo energie inutili, concentriamoci solo sulla salvezza. Niente di più sbagliato e anti calcistico.

Lo dico forte e chiaro, a scanso di equivoci: la Conference deve essere una grande opportunità. E le ragioni sono molteplici. Anzi, mi verrebbe voglia di dire bentornata a questa coppa che può diventare un alleato forte per ritrovare autostima, consapevolezza e un po’ di Fiorentina vera.

Lo so benissimo che la situazione è difficile, sarà complicato tirarsi fuori dai bassifondi della classifica, ma questo momento negativo e inaspettato è figlio di evidenti errori commessi nei mesi scorsi da parte di tutti, di incomprensioni fra Pioli e la squadra, di tante situazioni che abbiamo spesso analizzate.

Conference sia alleata

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Ora che s’è girata pagina non bisogna dimenticare che questa squadra è di caratura superiore. Forse abbiamo sbagliato delle valutazioni tecniche, ad esempio abbiamo pensato che gente come Fagioli e Gud (e non solo loro) potessero incidere di più, ma l’organico viola resta medio-alto e la rosa è complessivamente attrezzata per affrontare più impegni e non solo il campionato. Partendo da questo presupposto la Conference deve diventare un alleato dell’allenatore e dei giocatori che hanno bisogno di ricompattarsi puntando verso una serie di obiettivi stimolanti.

Sono sicuro che Vanoli avrà già detto o dirà a questo gruppo “facciamo vedere chi siamo”, ci hanno detto che siamo scarsi e allora reagiamo, “proviamo a vincerla questa Conference”.

Coppa opportunità

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La coppa, visto anche il livello degli avversari, può davvero diventare una opportunità per aumentare il livello della personalità, per acquisire i nuovi concetti portati dall’allenatore, per rilanciare giocatori che hanno bisogno di giocare e di ritrovarsi.

Uno su tutti Gudmundsson. L’Europa deve diventare casa sua, in questo torneo ci sono pochi giocatori con le sue qualità tecniche. Dimostri che può diventare un protagonista, uno dei leader di questa Fiorentina che lo aspetta da un anno e mezzo. Non si può accontentare di una giocata o di essere uno dei tanti, dalla coppa può avere una spinta.

Le negatività del campionato non sparirà schioccando le dita, ci vorrà tanto lavoro, tempo e il cambio di mentalità ancora in atto, la Conference da subito può portare positività per i singoli giocatori e la squadra con qualche bel risultato più facile da ottenere rispetto alla Serie A.

Ovviamente deve essere bravo l’allenatore a tenere tutti sulla corda, a mettere in pratica oculate rotazioni che non snaturino la squadra, ma non le tolgano neppure troppe energie visto che si gioca il giovedì come ben sappiamo. Inoltre sulla Conference ci sono meno pressioni e tensioni, andare in campo con serenità “per giocare come sappiamo” può essere un’altra spinta alla ripartenza.

Soluzioni in organico

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E nell’organico le soluzioni ci sono anche oltre i big e i titolari. Mi piacerebbe che Vanoli, tanto per dirne una, desse fiducia e spazio ai giovani e penso a Kouadio. Questo ragazzo ha bisogno di giocare, ha una fisicità e un’energia che possono tornare utilissimi anche in campionato. Da quando l’ho visto in amichevole questa estate sono convinto che possa diventare un giocatore. Lui e Fortini sono risorse. Ma vorrei vedere il rilancio di Comuzzo, deve ritrovare sicurezza e tranquillità. Può fare la guida della difesa a tre? Non lo so, la risposta la deve dare Vanoli, ma rilanciamolo.

L’Europa può ridare consapevolezza anche ai vari Nicolussi Caviglia e Ndour, ma anche a un ragazzo di qualità come Fazzini al quale Pioli ha dato troppe responsabilità, ma deve essere rimesso sui binari giusti.

Insomma, sono tanti i temi che ruotano attorno alla Conference. Già da stasera con l’AEK mi aspetto un ulteriore step di crescita, oltre al risultato, per restare fra le prime otto ed evitare i play off. Anche questo un obiettivo.