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Le strane pagelle

Contestazioni, meno fischi a Gasp e applausi… a Fabbri

Contestazioni, meno fischi a Gasp e applausi… a Fabbri - immagine 1
I voti dentro e fuori dal campo dopo la partita contro la Roma
Il ViolAutore

3 al terzultimo posto, insieme al Verona e solo perché anche Pisa e Genoa hanno perso. La classifica della Fiorentina è incommentabile. Magari il mercato è stato sopravvalutato, ma i valori della rosa non sono certo da zona retrocessione. Sosta benedetta per lavorare o buona solo per alimentare voci su un cambio tecnico che non ci sarà?

4 alla Dea Bendata. Quattro nitide occasioni contro una squadra che fin qui era stata trafitta solo una volta è un buon bottino. Peccato però che oltre al gol di Kean e al clamoroso errore sotto porta di Gosens nel finale, nel computo ci siano anche due legni. Ma quando le cose girano per il verso sbagliato, di solito anche gli episodi non sono favorevoli, quindi c'è poco da meravigliarsi.

6 alla contestazione a Pradè. La curva ha tutto il diritto di manifestare il proprio dissenso e avendolo da tempo nel mirino, se le cose non vanno per il verso giusto è normale che se la prenda con il direttore sportivo. Che probabilmente è a Firenze da troppo tempo. 7 quindi ai volantini, ben scritti e dai toni comunque civili, che sono stati distribuiti in Ferrovia. Meno condivisibile ("é l'ultima volta che lo diciamo con queste modalità") il finale del comunicato.

7 al disgelo di Gasperini con Firenze. Non è diventato simpatico tutto d'un tratto, per carità, ma per una volta ha trovato il modo di non litigare con tutti e nel dopo gara ha anche scherzato sul cambio di panchina che gli ha fatto avere tifosi a suo dire meno maleducati dietro di lui. E poi, al di là di tutto, è primo in classifica: chi pensava che potesse fare bene solo all'Atalanta, sarà probabilmente costretto a ricredersi.

7,5 al giro di campo di Leonardo Fabbri. Alla fine è stato forse il più applaudito degli atleti che hanno calcato il Franchi, il pesista grande tifoso gigliato. Giusta l'idea della società di omaggiarlo prima della partita. Anche perché dopo il bronzo ai mondiali di Tokyo di tre settimane fa, aveva urlato un inequivocabile "Forza viola" durante le interviste, presentandosi sul podio con un tricolore con su scritto "Per esser di Firenze vanto e gloria".