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La vicenda ha del clamoroso, in particolare la decisione di Giuffredi di rendere pubbliche queste frizioni che non sono sicuramente rare in una squadra di calcio, le dinamiche fra chi gioca e chi non gioca, contenti e scontenti, sono continue. In genere si cercano chiarimenti, si usa la diplomazia e le cose vengono tenute sottotraccia fino al momento di una eventuale rottura finale. In questo caso sembra che Giuffredi tempo addietro abbia chiesto e non ottenuto un colloquio con Palladino per capire l’utilizzo dei suoi giocatori, ma senza successo. Mancati rapporti, quindi. Ripeto, ora tocca alla società intervenire per garantire ancora di più la completa autonomia al suo allenatore che ha diritto di far giocare chi vuole, ma la vicenda va chiarita in fretta e rimessa nei giusti ambiti, nell’interesse di tutti.
Parisi è, oltretutto, un valore per la Fiorentina. Pagato dieci milioni l’estate scorsa, 24 anni, nel giro della Nazionale, si è perso dopo le prestazioni non esaltanti sulla fascia destra per l’infortunio di Dodò e l’emergenza della scorsa stagione. Quest’anno l’acquisto di Gosens, super titolare, gli ha chiuso le porte e diventa comprensibile la voglia di Parisi di andare a giocare. Però ha un contratto fino al 2028, ora vediamo come reagirà la Fiorentina, le offerte sarebbero già arrivate proprio al procuratore. Per Biraghi si parla della Turchia, ma anche del Napoli come una alternativa a Olivera. Se davvero i due andranno via, sarebbe comunque un problema per la fascia sinistra della Fiorentina che da affollata avrebbe una panchina vuota e a gennaio non è mai facile trovare giocatori giusti.
So che ora si sprecheranno i commenti sulla figura dei procuratori, su quanto il calcio sia troppo condizionato dal loro strapotere, nel bene e nel male. Esistono per normative legali, non dimentichiamolo. Al di là delle opinioni di ciascuno, è innegabile che siano ormai una figura potente, con la quale confrontarsi. A certi punti non bisognerebbe arrivare, e questo è quello che sorprende in questa vicenda. Del resto se la Fiorentina è una grande squadra è sicuramente merito dei dirigenti, ma anche dei procuratori con i quali gli stessi dirigenti hanno lavorato per favorire l’arrivo di tanti giocatori. A cominciare da De Gea. Non si possono quindi demonizzare i procuratori. Giuffredi fa gli interessi dei suoi assistiti, è pagato per quello.
Come vedete, purtroppo, s’è parlato praticamente solo di questa vicenda che a suo modo è clamorosa. Spero che non ne parlino troppo i giocatori fra di loro, nello spogliatoio, e si concentrino invece sulla gara di stasera che deve portare tre punti per evitare il rischio-spareggio. Il Lask è squadra modesta, ma verrà a Firenze per fare le barricate e contropiede, se non ci sono rabbia, concentrazione e determinazione da parte dei Viola, possono arrivare difficoltà.
Chi giocherà? Non penso a nove-dieci nuovi, ma a un turn over profondo sì. Da Palladino classico. Ci proviamo. In porta Martinelli e sarà la grande curiosità della serata. Poi Kayode, Quarta, Ranieri e Parisi. In mezzo Mandragora e Richardson. Davanti Colpani, Adli e Kouamè. Centroavanti Kean. Non lo so se l’ex juventino giocherà davvero, è un ragionamento visto che ha giocato poco domenica scorsa col Cagliari. Se poi le cose andranno bene subito come si spera, potrebbe stare in campo poco più di un tempo pensando al Bologna. A Italiano, ma questo è un grande tema che affronteremo da domani, chiusa la pratica Lask.
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