E anche il tabù Gasperini è servito. Il tecnico dell'Atalanta sul campo ha mal digerito il primo rigoredecretato a favore dei viola, ma poi in sala stampa non ha cercato scusanti. Vittoria meritata dunque per la Fiorentina che ha sofferto, e molto, gli orobici solo nel primo quarto d'ora e molto meno dopo la rete dell'1-2. Per tutto il resto della gara i ragazzi di Italiano sono stati in partita chiudendo con un buon 48% di possesso palla e con un baricentro molto vicini alla riga di centrocampo. Ma cosa significano in soldoni questi numeri? Sicuramente che la Fiorentina non si è fatta sopraffare da una delle squadre più forti del campionato che fanno dell'aggressività e del posizionamento in campo il loro punto di forza. E questo è un punto dei partenza importante se consideriamo che il mister viola ha preferito far giocare chi aveva avuto con sé per l'intera sosta e non ad esempio Quarta e Gonzalez reduci da un'avventurosa trasvolata atlantica (il secondo per la verità è sceso in campo sul finale ma è apparso il lontano parente delle prime apparizioni in campionato).
Il parere del direttore
Fiorentina, quando il gruppo fa la forza
L'analisi tattica di una partita che ha visto la Fiorentina battere l'Atalanta anche sul terreno dell'aggressività.
Certamente, come emerge dalle pagelle dei giornalisti e dal nostro Gran Premio Violanews,le individualità a Bergamo sono emerse e le prestazioni di Terracciano, Vlahovic e Milenkovic sono apparse oltre la media, ma credo che la vera forza di questa squadra sia nella compattezza del gruppo sia in campo che fuori. La Fiorentina è una compagine che gioca armonicamente cercando di non lasciare troppi spazi agli avversari, spazi che facilitano il gioco altrui. Tutto questo crea anche pericolosi inserimenti con lanci lunghi per chi si infila dalla trequarti, ma certamente Italiano che ha sperimentato da anni questo modo di giocare avrà le giuste contromisure. Giocando più vicini diventa più semplice il raddoppio sul portatore di palla e sui giocatori pericolosi. Un dato conferma e avvalora questa tesi: contro l'Atalanta Zapata e Piccoli hanno ricevuto un pressione di oltre il 67% e anche Ilicic e Pessina hanno subito rispettivamente un 65 e 64% di pressione dei difensori viola. Chiude la cinquina Miranchuk che si ferma al 63%. Di contro l'aggressiva Atalanta ha fatto pressione su Vlahovic per il 65,78% ma tutti gli altri viola restano sotto il 58% di Torreira. Insomma come si dice i viola hanno superato anche in questo i maestri del calcio aggressivo.
E allora chi ben comincia... ma il campionato è lungo, arriveranno momenti di appannamento, fasi di campionato in cui la squadra dovrà rifiatare, ma considerando che, impegni delle nazionali a parte, Italiano avrà sempre un settimana per preparare le partite, possiamo guardare al prosieguo della stagione con ottimismo sperando anche che questo possa essere l'ultimo anno in cui avvenga la cosa. Ma non è giusto correre troppo con la fantasia, per adesso godiamoci queste due vittorie su tre incontri aspettando Marassi (in campo sabato pomeriggio alle 15).
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