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Effetto Paratici: idee ambiziose e prestiti di lusso. Suggestione Kulusevski

Paratici Fiorentina
Cosa mi aspetto da Paratici: la Fiorentina può diventare interlocutrice di club e procuratori top. Il prestito è la via più semplice per gennaio
Simone Bargellini Vice direttore 

Sui benefici dell'arrivo (speriamo non troppo dilazionato) di Fabio Paratici alla Fiorentina si è detto e scritto già molto. Una notizia da accogliere bene per una serie di motivi, il più importante - a mio avviso - è il segnale di Commisso di voler fare qualcosa di concreto per rilanciare un progetto sportivo che sta(va?) andando a picco. Poi se ci fosse la volontà di fare, da ora in poi, le cose davvero per bene, servirebbe un'altra figura di alto spessore come direttore generale o amministratore delegato, magari a giugno (sperando di essere ancora in A). Lo stesso Paratici alla Juventus ha fatto le cose migliori quando ha avuto al fianco Beppe Marotta, mentre quando è diventato la figura di riferimento di tutta la società bianconera, le cose sono andate decisamente peggio.

La stretta attualità però ci porta già al mercato di gennaio. La Fiorentina dovrà muoversi in entrata e in uscita, mi aspetto almeno una decina di operazioni. E la presenza di Paratici può aiutare, eccome, a dialogare con top club e procuratori di livello internazionale. Vista la situazione, la via più percorribile è il prestito di 6 mesi di calciatori ai margini nella loro squadra e che possano rilanciarsi alla Fiorentina. Un buon compromesso per gestire un budget che sarà limitato e poter convincere profili anche importanti, rimandando le valutazioni definitive a giugno dopo essersi garantiti (speriamo) la permanenza in Serie A e un orizzonte rinnovato.

Individuare gli obiettivi concreti della Fiorentina è ad oggi prematuro. In primis perchè Paratici non è ancora entrato ufficialmente in carica, e poi perchè le prossime 2 partite saranno importanti per capire, non solo se la Fiorentina ha davvero svoltato, ma anche quali giocatori sono ancora completamente coinvolti e motivati nella "missione rimonta". Intanto però qualche idea sta prendendo forma, da Boga a Dragusin, uno di quelli per cui il fattore Paratici potrebbe fare la differenza.

Terrei d'occhio anche a Dejan Kulusevski, autentico pallino del dirigente e teoricamente profilo fuori portata per la Fiorentina, se non fosse che lo svedese non gioca una partita ufficiale dallo scorso 11 maggio a causa di una lesione alla rotula del ginocchio. Il giocatore sta completando in queste settimane la sua lunga riabilitazione e se il Tottenham dovesse valutare l'idea di un prestito, la Fiorentina potrebbe essere in prima fila. Una suggestione al momento, di certo c'è che Paratici non verrà a Firenze per fare figuracce, il resto ce lo dirà il tempo.