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FLORENCE, ITALY - DECEMBER 29: Head coach Vincenzo Italiano manager of ACF Fiorentina celebrates the victory after during the Serie A TIM match between ACF Fiorentina and Torino FC at Stadio Artemio Franchi on December 29, 2023 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Eccoci qua, ad un giorno dall'inizio del mercato di gennaio. La Fiorentina affronterà questo 2024 con una pressione diversa rispetto agli ultimi anni. La classifica parla chiaro e non bisogna nascondersi, la squadra di Vincenzo Italiano è in piena lotta per la Champions League. Questo non significa assolutamente nulla, ma soltanto che dalla gara con il Sassuolo l'ottica con cui scenderà in campo la squadra sarà completamente diversa. La Fiorentina è quarta, non è un illusione, ma una realtà. E come tale, cresce la pressione per società, giocatori e allenatore. L'occasione è ghiotta e adesso vediamo il perché.
"Nel mondo dei ciechi, l'orbo è un re". Scusate il detto un po' rusticano, ma per descrivere questa Serie A non sembra esserci modo migliore. Mentre l'Inter e la Juventus ormai sono in piena lotta per il titolo, il resto delle squadre si dividono quei posti europei che possono cambiare le sorti della stagione. La Fiorentina e il Bologna hanno fatto saltare i piani di Milan, Napoli, Lazio e Roma che davano quasi per scontato la lotta interna per l'Europa. Poi c'è l'Atalanta, che al dir di Gasperini, non sembra poter competere per i posti che contano, anche se la rosa a disposizione dice altro. Insomma, tutti stanno facendo male e in mezzo alla delusione generale, ecco che Italiano è pronto a banchettare con il bottino più grande. Pioli è sulla graticola, Mazzarri non sembra riuscire a gestire un Napoli allo sbando, che ha costretto De Laurentiis a chiedere scusa pubblicamente. A Roma l'aria non è diversa, chiedetelo a Sarri e a Mourinho. I biancocelesti, tra liti e polemiche, non trovano continuità. Mentre il portoghese sembra concentrassi su tutto tranne che sul far giocare a calcio la sua Roma. Ad oggi, il pericolo numero uno per la Fiorentina sembra essere il Bologna.Quel Bologna che al Franchi è caduto sotto i colpi di Nico Gonzalez e Bonaventura.E non scordiamoci che la rosa viola per nettamente inferiore alle altre. Quindi, tutto di guadagnato.
Partendo proprio da una rosa non all'altezza per un palcoscenico del genere è giusto chiedersi cosa serve alla Fiorentina dal mercato. Le strade sono due: un nome capace di infiammare Firenze, o lo "sconosciuto" giovane e di talento pronto a confermarsi in futuro prossimo. Ovvio, il "grande" nome piace a tutti. Ma nella sessione di gennaio è difficile immaginarsi grandi operazioni. Zaccagni, Laurientè e Insigne è il trio di esterni accostato alla Fiorentina. L'attaccante della Lazio sarebbe il nome perfetto per l'idea di gioco di Italiano, ma sembra impraticabile lo scenario di un suo passaggio a Firenze a gennaio. Laurientè, nonostante le parole di Carnevali, sembra un nome più praticabile. Nonostante ciò, tra i corridoi del Viola Park, il francese con sembra essere considerato la prima scelta.Insigne invece, sembra solo un'operazione diplomatica. La Fiorentina di Rocco Commisso, salvo le parentesi Ribery e Callejon, non ha mai fatto certi tipi di acquisti. Sia per costi che per età. Più probabile un arrivo da un campionato stranieri, i vari Beste, Klostermann. Quei nomi che non fanno gioire oggi, ma domani. Situazione opposta sul terzino, altro ruolo che ha bisogno di un innesto visto l'imminente cessione di Pierozzi. Sulla destra è più probabile l'approdo di un giocatore che conosce il ruolo e la Serie A, con un certa esperienza. Mazzocchi o Faraoni? La Fiorentina sembra andare su altre piste, un "mister X" che sembra praticamente già bloccato. Questi gli scenari del mercato di gennaio, poi a giugno sarà un'altra storia. Ma Champions League vuol dire anche investire e se il miracolo si avvererà, allora questa Fiorentina dovrà cambiare. E parecchio. Ma per adesso sogniamo.
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