Intuizione
—Mancino, la sua prestanza fisica gli permetteva di giocare anche da terzino, e in quel ruolo ha cominciato a trovare regolarmente la via del gol. Visto questo feeling con la porta, alla seconda stagione da professionista con la maglia del Berkane viene spostato in attacco e fa 21 reti in totale. Questo gli vale molte chiamate, ma la sua scelta è dichiaratamente venale: va in Cina, all'Hebei Fortune di Gervinho e Lavezzi, per guadagnare tanti soldi e mettere a posto i conti della sua famiglia.
Quanto pellegrinare
—Appena 5 reti nel 2018/19, poi torna nella sua Casablanca e si unisce alla causa del Wydad, dove segna 8 gol il primo anno e 26 il secondo. Arriva l'occasione di andare in Turchia, in un campionato più blasonato come la Super Lig: 18 reti per l'Hatayspor nel 2021/22, 8 nel 2022/23 prima di andare all'Al-Sadd, in Qatar, dove trova la porta altre 7 volte. Da questa stagione, a 30 anni, è all'Olympiakos per volere del presidentissimo Marinakis, che ci ha puntato forte. I numeri ci raccontano che El Kaabi è un attaccante discreto, che ha esperienza e mestiere, ma nulla di trascendentale. Ha giocato un ruolo di rilievo per la Nazionale marocchina nel percorso di qualificazione ai Mondiali 2022, ma non ha fatto parte, come i colleghi Mmaee e Tissoudali, della fortunata spedizione chiusa con il quarto posto dai Leoni dell'Atlante del ct Regragui.
Olympiakos, al posto giusto nel momento giusto
—Questa è già la sua migliore campagna in assoluto: 32 reti totali, 10 in Conference League, se segna in finale batte Cyriel Dessers e diventa il recordman di reti in una singola edizione del giovane trofeo continentale. Ma è con la maglia dei greci in generale che El Kaabi funziona sotto porta, specialmente da febbraio, quando è arrivato il tecnico Mendilibar: è già il miglior bomber stagionale in campo internazionale della storia del club del Pireo con 15 centri totali contando anche i playoff e i gironi di Europa League, ed è diventato il primo africano della storia a raggiungere quota 15 centri in competizioni Uefa in una singola annata. Maturità, giusto impianto di gioco e forma fisica. No, El Kaabi non è mai stato e non sarà mai un fenomeno. Ma è al culmine della sua carriera e, ora come ora, in stato di grazia. Per cui va trattato con assoluta attenzione da parte della difesa della Fiorentina.
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