La stagione è terminata come meglio non poteva. La Fiorentina trionfa contro l'acerrima rivale Juventus e approda dopo tanti, troppi anni, di nuovo in Europa. Manco il tempo di festeggiare, però, e nel "day after" un episodio inquieta la piazza Viola: l'esplosione del caso Torreira. A dispetto di quel che possa sembrare dal titolo, questo pezzo non ha assolutamente l'obiettivo di innalzare una polemica. Bensì, l'intenzione è quella di capire meglio i perché della decisione di separarsi da quello che, secondo opinione condivisa, è stato il miglior giocatore della Fiorentina in questa splendida stagione. Il DS Viola Daniele Pradè, uno che nel calcio ci lavora da sempre, ha promesso chefarà chiarezza sulla spinosa questione. Mai come oggi, la piazza ha bisogno di spiegazioni. E in questo momento, da addetti ai lavori, ma anche e soprattutto da tifosi, ci vengono in mente tre questioni su cui, in totale serenità, vorremmo ricevere risposta.
editoriale
Caso Torreira, tre interrogativi su cui vorremmo una risposta
La Fiorentina e Torreira si separano. Tre 'perché' che necessitano di una risposta
Lo sconto
Uno dei motivi che ha, almeno parzialmente, frenato la pratica per il riscatto, è stata la richiesta di sconto da parte della Fiorentina sul cartellino e sullo stipendio dell'uruguagio. I gigliati avrebbero dovuto corrispondere 15 milioni per acquistare definitivamente l'ex Atletico. La cifra è stata, ovviamente, concordata ad inizio stagione con i gunners. Dopo un'annata giocata da Lucas su questi livelli è impossibile che il suo cartellino si sia deprezzato. Se quel prezzo andava bene a luglio 2021, perché non può andar bene a giugno 2022? Perché, dunque, chiedere uno sconto?
Torreira il motore
Una valutazione tecnica. Come già detto, il classe '96 si è distinto per il perfetto connubio fra qualità e quantità messo in campo in tutte le partite. Il preferito dai tifosi, Lucas si è imposto come un degli interpreti più validi nel ruolo in tutto il campionato. Non solo, Torreira ha anche risposto spesso 'presente' in zona gol, chiudendo la stagione come secondo cannoniere gigliato in campionato, dietro solo a Nico Gonzalez. La domanda, a questo punto, sorge spontanea. È giusto separarsi dal proprio miglior giocatore nella stagione che sancisce il ritorno in Europa?
C'è di meglio a quel prezzo?
Discutibile, ma assolutamente legittima da parte delle società, la decisione di non continuare insieme se le richieste del giocatore e dell'Arsenal non si conciliano con quelle della Fiorentina. L'addio di Torreira, però, obbliga il club a dover intervenire sul mercato per sostituire a dovere l'uruguagio (a meno che non si opti per una 'promozione' per Amrabat). Quindici milioni sono tanti, certo, ma lo sembrano di meno se rapportati al valore del giocatore. E allora, per trovare un sostituto di quel valore serviranno meno soldi? O gli stessi? O, magari, di più?
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