Questa Fiorentina sta compiendo un'impresa: sta riuscendo a sbagliare tutto. Ma proprio tutto. Non era facile, bisognava impegnarsi sodo. Non era facile fare la miseria di 4 punti in 10 giornate, non era facile giocare così male sempre, non era facile gestire la situazione in questo modo disastroso. A tutti i livelli. Le dimissioni di Pradè alla vigilia, una società - ormai identificabile nella figura di Alessandro Ferrari - debole, una squadra impresentabile e senza neanche dignità.

EDITORIALE
Caro Pioli, hai sbagliato tutto: non sbagliare anche l’uscita
Anche Stefano Pioli, è evidente, sta sbagliando tutto. Non è riuscito ad entrare in sintonia con la squadra, non è riuscito a farsi seguire, ha iniziato con idee ambiziose (mai messe in pratica in campo), poi ha rinnegato tutto: le due punte, la difesa alta, Fagioli regista, Pongracic centrale. La Fiorentina di Pioli ha riscritto la storia, stabilendo nuovi record negativi. Adesso Pioli rischia però di sbagliare anche il finale visto che, a quanto emerge, non ha intenzione di dimettersi. Francamente incomprensibile di fronte ad un tale scempio.
Personalmente non ritengo lui il primo responsabile, al massimo il secondo dietro alla società - che da anni si dimostra inadeguata. Ma dopo la partita di oggi, e dopo i precedenti 3 mesi di nulla, siamo al punto di non ritorno. Firenze gli vuole bene e gli vorrà bene anche un domani, smaltita la tremenda amarezza di questi giorni, ma impuntarsi fino ad un (inevitabile, credo) esonero rischierebbe di macchiare un po' la sua immagine. Di certo non gli farebbe onore. E' un suo diritto, sia chiaro, ma da uno come lui, mi aspetterei un passo indietro. Mi sarei aspettato ben altro anche in campo, per la verità, ma il calcio a volte va così. Capita anche ai bravi allenatori. Ma le grandi persone sanno uscirne, almeno, con eleganza.
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