“Onorerò il Natale nel mio cuore, e cercherò di conservarmi in questo stato d’ animo per tutto l’anno”. Charles Dickens ci esortava così nel suo racconto “Canto di Natale” tramite il suo burbero ma redento personaggio Ebenezer Scrooge, che proseguiva: “Vivrò nel passato, nel presente e nel futuro, e i tre spiriti saranno sempre presenti in me”. Per chi non avesse letto il testo (molto in voga nel periodo delle feste), il protagonista del libro durante la notte di Natale riceve la visita di tre spiriti, quello del passato, del presente e del futuro, i quali lo fanno ragionare sulle scelte intraprese nella sua esistenza, per poi indicargli la via della felicità. Ecco, nel giorno della vigilia natalizia, vogliamo divertirci a fare il nostro piccolo Canto di Natale Viola, riflettendo sul dove si trovava la Fiorentina lo scorso anno, sul dove si trova ora, e su come potrebbe vivere in futuro (nei migliori scenari degni del più bel lieto fine del romanzo vittoriano) in uno stato d’animo festivo.
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Canto di (Viola) Natale: i fantasmi di quello passato, presente e futuro
Il Natale passato
—Il primo spettro che fa visita a Scrooge nel racconto di Dickens è il fantasma dei Natali passati, il quale gli rimembra il luogo nel quale viveva da ragazzo, in completa solitudine e povertà, oltre agli anni in cui svolgeva un lavoro da garzone. Anni non semplici a prima vista, ma anche nei quali c’era la spensieratezza del non aver niente da perdere e quell’entusiasmo tipico delle prime esperienze. E qui, come dire, “ca va sans dire” l’analogia con la Fiorentina della scorsa stagione, quella partita nel totale caos a seguito della rottura dopo appena 23 giorni con il nuovo mister Gennaro Gattuso, e che si è dovuta affidare ad un giovane, spensierato appunto, ed aitante allenatore come Vincenzo Italiano. E proprio quella incertezza iniziale forse, quell’ardore dettato dalla prima esperienza per il nativo di Karlsruhe su una panchina di spessore, infusero alla Fiorentina la sfacciataggine di chi non ha paura di niente, ma che vive il suo presente senza pensare troppo ai possibili drammi del futuro ed alle preoccupazioni, e quindi, di conseguenza, con maggiore efficienza. A Natale 2021 la classifica vedeva la Fiorentina stanziare a 32 puntiin classifica in sesta posizione al pari della Roma, con una media degna dell’ultimo Prandelli da Champions a Firenze ed a +11 rispetto alla stagione precedente. Una squadra che seppe rivalorizzarsi grazie all’impronta del proprio tecnico, con giocatori come Saponara, Duncan e Bonaventura rilanciati ed inseriti spesso nell’inopinabile 4-3-3 dell’ex allenatore dello Spezia, ed un Vlahovic capace di chiudere la prima parte di stagione da capocannoniere con 16 reti. Uno scenario idilliaco e lieto, ma che è destinato, come nel racconto britannico, a rovinarsi poco dopo a causa della "avarizia" di uno dei suoi protagonisti (credo che abbiate capito la similitudine).
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Il Natale presente
—Il secondo è il fantasma del Natale presente, tramite il quale Scrooge conoscerà la numerosa famiglia del suo contabile, il signor Bob Cratchit, che ha sempre spremuto a lavoro senza riconoscergli una giusta ricompensa. Nonostante ciò, l’uomo ha una bellissima famiglia ed è circondato da un clima festoso e felice. Lavorando un po’ con la fantasia (e con l’ironia, sia chiaro), possiamo pensare alla situazione attuale della Fiorentina. Bob Italiano che forse vorrebbe un qualcosa di più in termini di rosa per la sua squadra (un attaccante che garantisca la doppia cifra di gol stagionali ad esempio, oltre ad un difensore centrale, un terzino sinistro, ed un altro esterno offensivo?), e la società che dichiara tramite il ds Daniele Pradè ad inizio mese che è "inutile intervenire sul mercato, siamo tanti in tutti i reparti e possiamo con questa rosa fare meglio di quanto visto". Dichiarazioni di circostanza e bluff in vista dell’imminente mercato invernale? Probabile. Di certo il decimo posto attuale a quattro giornate dal termine del girone di andata con 19 punti raccolti e la differenza reti di -2 in campionato dicono che il bilancio gol fatti e subiti non torna, ed in tal senso c’è da migliorare, perché no, anche valutando alternative provenienti dal mercato. (LEGGI QUI LE ULTIME NEWS SUL MERCATO DELLA FIORENTINA).
Il Natale futuro
—Il terzo è lo spirito dei Natali futuri, quello fondamentale per la conversione ed il positivo rinnovamento del vecchio Scrooge, il quale sarà felice in seguito di opporsi alla fine che lo avrebbe atteso in caso di prosecuzione di una vita egoistica ed individualista. Come nel racconto di Dickens proviamo allora a definire un lieto fine anche per la Fiorentina, o almeno una rosea previsione per il Natale 2023: i viola, dopo aver ritrovato uno straripante Castrovilli ed un ormai esploso Sottil, tornano in auge in campionato finendo la stagione 2022/2023 al sesto posto, migliorando il record dell’anno precedente, merito anche della permanenza di Amrabat che detta legge a centrocampo, ed ai gol di Jovic e Cabral che portano i gigliati agli atti conclusivi della Conference League (NON DICIAMO IL RISULTATO PER SCARAMANZIA!). Nella stagione successiva, 2023-2024, la società regala ad Italiano un top player davanti, a centrocampo arriva un regista vero consentendo ad Amrabat di agire da mediano, mentre la difesa si consolida con l’approdo a Firenze di un centrale e di un terzino sinistro. A Natale 2023 la Fiorentina è in testa alla classifica, aggiudicandosi in seguito il titolo di Campione d’Inverno come nel 1998 con il Trap, ed i tifosi cominciano a sognare come stiamo facendo noi scrivendo questo articolo. E poi, come si dice? Ah già… e vissero tutti felici e contenti.
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