La gara fra Roma e Fiorentina ha portato con sé diverse questioni anche per quel che riguarda l'arbitraggio. Due espulsioni, due gol convalidati dal VAR, non si è trattato certo di una partita facile. Dell'arbitraggio ne abbiamo parlato con un ospite d'eccezione. Angelo Bonfrisco, ex arbitro di Serie A ha parlato in esclusiva a ViolaNews.com dandoci il suo parere sulla prestazione di Luca Pairetto.
L'ex arbitro
Bonfrisco a VN: “Pairetto, il rosso a Drago l’unico errore. VAR indiscutibile”
Abbiamo avuto il piacere di intervistare l'ex arbitro Angelo Bonfrisco che ci ha dato la sua lettura sulla gara di Pairetto in Roma-Fiorentina
Bonfrisco, partirei subito dalle dichiarazioni di Mourinho: "Arbitro perfetto, VAR fenomenale", è d'accordo?
"Sul VAR sono d'accordo. Sta cambiando, sulle situazioni di fuorigioco, il risultato di alcune partite. Ieri avremmo avuto due segnalazioni di off-side e la Roma avrebbe segnato due reti in meno. Poi il VAR ha, giustamente, convalidato i gol anche se per questione di centimetri, è il bello e il brutto della tecnologia. A Ronaldo è successa la cosa opposta, come giustamente la tecnologia decide. Per quel che riguarda l'arbitraggio di Pairetto non sono d'accordo solo su una decisione, che compromette il cammino della partita."
Quale?
"Mi riferisco all'espulsione di Dragowski. Pairetto arriva deciso con il rosso subito dopo l'entrata del polacco. Ci sono due motivi per i quali un portiere, con questa entrata, può essere espulso. Il primo: la chiara ed evidente occasione da rete, e questa a mio avviso non lo è. Il pallone parte troppo lateralmente e quest'opportunità per me non c'è. Il secondo, che è quello che credo abbia valutato Pairetto: l'entrata con grave fallo di gioco. Ora, rivedendola al rallentatore, la gamba di Dragowski è alta ma non mette mai il piede a martello. Il suo è uno sgambettone che prende il calciatore della Roma, per me questo è un fallo da giallo. Però, le attenuanti di Pairetto riguardano il fatto che a velocità normale ha avuto la sensazione della brutta entrata. A mio avviso è stato un errore. C'è un altro caso identico che è quello di Belotti il giorno prima in cui questa confusione non era possibile. Il portiere non fa un'entrata in velocità, ma entra goffamente e senza cattiveria e l'arbitro ha dato il giallo."
Chiarissimo, ma perché il VAR non è intervenuto per correggere una decisione sbagliata?
"Arriva la nota dolente: è una questione di protocollo. Se Pairetto vede e prende una decisione convincente per sé stesso, anche essendo in parte discutibile, se ci sono queste convinzioni, il VAR non interviene perché non ha potere di intervento. Non lo considera un chiaro ed evidente errore e valuta che l'arbitro abbia avuto l'opportunità per decidere per il meglio. È la nota dolente del protocollo, rivisitandola, io avrei preso una decisione diversa."
Come giudica il resto dell'arbitraggio? La designazione di Pairetto le è sembrata corretta?
"Questa era la gara un po' più importante di tutta la prima giornata. L'anno scorso il fischietto torinese ha dato ottimi risultati ed è partito col beneficio delle buone valutazioni della passata stagione per meritarsi una designazione, sulla carta, condivisibile. Non era una partita facile ed è stata complicata al primo intervento che ha dovuto fare. Questo gli ha un po' complicato la vita. Però devo dire che, sul resto, condivido le sue decisioni. Al di là delle decisioni VAR, indiscutibili. Però, Zaniolo ha meritato la prima ammonizione in assoluto. Per quel che riguarda la seconda, quando frani addosso ad un avversario che sta impostando un'azione pericolosa, da didattica, sei da secondo giallo. Può sembrare severa, ma tatticamente ci sta tutta."
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