Dal “tutti all’attacco” al “catenaccio” di trapattoniana memoria? Non esageriamo, ma non c’è dubbio che Atalanta e Fiorentina, avversarie domenica alle 18 a Bergamo, abbiano cambiato modo di giocare. I nerazzurri dall’inizio del campionato, i viola dall’ultima sfida prima della sosta, quella vinta per 2-0 contro il Verona.
esclusive
Atalanta e Fiorentina, qualcosa è cambiato. Stop all’integralismo tattico
DIFESA DI FERRO
LEGGI ANCHE
L’Atalanta ha la miglior difesa della Serie A. Al momento i gol subiti sono solo tre. E’ vero, siamo appena alla settima giornata, quindi è presto per fare bilanci, ma nessuno avrebbe immaginato che quella di Gasperini sarebbe diventata la squadra più impermeabile del torneo. In quattro gare gli orobici hanno mantenuto la porta inviolata. Clean sheet, dicono gli inglesi. Meno pressing, più equilibrio e attenzione ai dettagli in fase difensiva. Non sarà l’Atalanta più bella degli ultimi sette anni, ma sicuramente è quella (al momento, lo ribadiamo, perché nel calcio le situazioni cambiano in un batter d’occhio) più efficace e concreta.
SVOLTA TATTICA?
In casa Fiorentina, invece, le prime modifiche all’assetto tattico le abbiamo viste contro il Verona. Dal 4-3-3 al 4-2-3-1, modulo che avvantaggia gli esterni che riescono ad accentrarsi di più per provare il tiro. Emblematico il dato sul possesso palla: 44%, la percentuale più bassa dopo sette partite, contro il 56% a favore dei gialloblù. Nel calcio non sempre maggior possesso fa rima con vittoria. Contro gli scaligeri, Italiano ha optato per l’avanzamento di Barak e l’irrobustimento della mediana con Mandragora. Una scelta, questa, che potrebbe avere delle ripercussioni su Giacomo “Jack di Cuori” Bonaventura. Il match contro la capolista Atalanta testerà la crescita mentale e tattica della Fiorentina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA