La Fiorentina, come noto, è alla ricerca di un centravanti di spessore per la prossima stagione. L'investimento fatto a gennaio per Cabral finora non ha ripagato le attese e, in virtù del tesoretto ricavato dalla cessione di Dusan Vlahovic, è lecito attendersi una mossa della società viola per rinforzare quel reparto che negli ultimi mesi ha palesato delle grandi difficoltà a livello realizzativo. Ecco perchè sono numerosi i nomi che vengono accostati alla Fiorentina nelle ultime settimane con uno, in particolare, che con il passare del tempo sta rosicchiando sempre più terreno. Trattasi del serbo Luka Jovic, pagato a peso d'oro dal Real Madrid nell'estate del 2019 e mai riuscito a rendersi protagonista in terra spagnola. Nell'ipotesi di un suo trasferimento sulle rive dell'Arno analizziamo (eventuali) pro e contro di questo passaggio lasciando da parte le analisi tecnico-tattiche di cui soltanto il rettangolo verde ne sarà il il giudice supremo. INTANTO DATE UN OCCHIO ALLA SCHEDA DELL'ATTACCANTE
L'analisi
Un nuovo serbo per i viola? Luka Jovic, pro e contro del suo (eventuale) arrivo
Centravanti dal profilo internazionale
Nell'opera di internazionalizzazione del brand Fiorentina voluto dalla proprietà gigliata l'arrivo di un profilo come quello di Luka Jovic calzarebbe a pennello. L'attaccante serbo è un nome capace di scaldare qualunque platea e di cons guenza il suo sbarco a Firenze porterebbe blasone e appetibilità al progetto tecnico gigliato reso ancor più forte dal ritorno in Europa dopo anni di attesa. Non dimentichiamoci anche che Jovic è un giocatore che, soprattutto in Germania, ha mostrato qualità esagerate e che negli ultimi anni, benchè privi di soddisfazioni, ha avuto modo di condividere lo spogliatoio con fuoriclasse del calibro di Karim Benzema. Insomma, se lo scarso minutaggio spaventa la tifoseria viola, il "caso Arnautovic" dovrebbe tranquillizzare. Se un attaccante di 33 anni è riuscito ad imporsi in Serie A dopo due anni passati in Cina, perchè non può riuscirci il classe 1997 serbo da Madrid?
Punto e a capo
Vediamola come un "Odriozola bis". Jovic a Firenze arriverebbe, come di consueto per operazioni di questo calibro, con la formula del prestito. E, considerando le cifre astronomiche percepite dal serbo in quel di Madrid (nettamente superiori anche a Odri), tutto lascia pensare che a giugno andrebbe in scena il classico "grazie e arrivederci". Insomma, dodici mesi di fuoco per cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati e poi le strade tornerebbero nuovamente a separarsi con la Fiorentina che si ritroverebbe in estate nuovamente a dover risolvere il nodo attaccante (sempre se Cabral non dovesse dimostrarsi un bomber da venti reti). Un po' come sta accadendo ai giorni d'oggi per il ruolo di terzino destro. Nulla vieta di sognare un matrimonio più lungo sia chiaro, ma i parametri e le linee guida attuali della Fiorentina rendono di fatto improbabile questa possibilità, a meno che il prestito non venga esteso ai 24 mesi.
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