Zaniolo: l’obbligo di riscatto è matematicamente sfumato. Cosa succede ora

Nicolò Zaniolo e la Fiorentina si troveranno davanti ad un bivio. L'esterno è in prestito con diritto di riscatto a circa 16 milioni dal Galatasaray, ed è previsto che tale diritto diventi obbligo al raggiungimento del 60% delle presenze totali giocando 30 o più minuti. Il punto è che questo tipo di presenze, ossia da mezz'ora o superiore in campo, sono appena 4: Fiorentina-Como, Verona-Fiorentina, Fiorentina-Lecce e Celje-Fiorentina. Palladino ha ammesso che lo scivolamento nelle gerarchie è dovuto al passaggio al 3-5-2, un sistema senza ali.

Il cambio di sistema non lo ha agevolato, è vero. Lui era stato preso per fare un ruolo diverso: nasce mezz'ala, seconda punta ed esterno. Però si è messo a disposizione del gruppo e quando ha giocato ha fatto bene. Dimostrerà presto il suo valore.

La Fiorentina, dall'arrivo di Zaniolo e fino all'eventuale finale di Conference League, conta 22 gare in calendario, 21 in caso di eliminazione da parte del Betis tra l'1 e l'8 maggio in semifinale: il 60% di 21 è 12,6 e il 60% di 22 è 13,2. Da qui alla fine della stagione la squadra viola giocherà sei partite di campionato più due o tre di Conference League, un massimo di 9, dunque Zaniolo può arrivare a massimo 13 presenze. Ma 13 è inferiore a 13,2, e 12, che è il massimo raggiungibile senza finale di Conference, è inferiore a 12,6: per questo la matematica, prima ancora che l'evidenza, condanna l'obbligo di riscatto. 

Rimane il diritto

L'obbligo, quindi, è destinato a sfumare, come scrive anche il Corriere dello Sport; rimane intatto il diritto, del quale la Fiorentina avrà facoltà di avvalersi. Ma è probabile che il club viola possa chiedere di rinegoziare l'affare al ribasso, visto il rendimento quasi nullo del giocatore anche per colpa di circostanze indipendenti da lui. Infine, è possibile che le strade si separino alla fine della stagione e Zaniolo faccia formalmente ritorno al Galatasaray.