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FLORENCE, ITALY - FEBRUARY 28: Head coach Raffaelel Palladino manager of ACF Fiorentina reacts and Mathias Moreno ascf during the Serie A match between Fiorentina and Lecce at Stadio Artemio Franchi on February 28, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Matias Moreno, centrale difensivo della Fiorentina in prestito al Levante, ha raccontato il suo passaggio dall'Italia alla Spagna, ma non solo. Ecco le sue parole riportare da Superdeporte.es:
A Firenze ero stato chiamato per giocare come centrale destro in una difesa a cinque, ma poco dopo lo schema è cambiato e siamo passati alla linea a quattro. Ci siamo ritrovati in sei difensori centrali a giocarci solo due posti. Non è andata come mi aspettavo e non sono riuscito a mostrare davvero il mio valore nel calcio italiano. È stato un anno difficile sul piano personale, ma comunque un’esperienza utile da ricordare per il futuro. Non saprei dire con precisione cosa non abbia funzionato: per capirlo bisognerebbe analizzare tutto con calma. All’inizio ho faticato un po’ con la lingua e con lo stile di vita, poi però mi sono ambientato e ho iniziato a giocare bene. A volte, però, le cose non dipendono solo da te: forse semplicemente non piacevo all’allenatore.
LA SERIE A
Il campionato italiano è famoso per la qualità dei suoi difensori e per essere una vera scuola per i centrali, e la Fiorentina mi attirava anche per la presenza di tanti argentini che avevano fatto la storia del club. Tuttavia, quando si è deciso per un prestito, ho detto subito al mio agente che avrei voluto andare in Spagna, perché sentivo che quel tipo di calcio era più adatto al mio modo di giocare. E oggi posso dire che avevo ragione. Il calcio italiano è più lento, fisico e tattico, mentre quello spagnolo somiglia di più a quello argentino: è più dinamico, basato sulle combinazioni e con una mentalità più offensiva
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