È bastato un contrasto con Yerry Mina, vecchia conoscenza della Fiorentina, per far esplodere la tensione di Álvaro Morata. Nel match tra Como e Cagliari, l’attaccante spagnolo ha chiuso la sua serata dopo appena 62 minuti, chiedendo lui stesso il cambio dopo un’ammonizione rimediata in un acceso corpo a corpo con il difensore colombiano.

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Mina diventa l’incubo di Morata. Lo spagnolo frustrato chiede il cambio
L’azione nasce da un pallone lungo di Valle, diretto verso l’area rossoblù. Mina, con il suo stile fisico e aggressivo, taglia la corsa di Morata per impedirgli di avvicinarsi a Caprile. Lo spagnolo non frena e lo travolge, spedendolo a terra. L’arbitro Pezzuto non ha dubbi: cartellino giallo per l’attaccante del Como.
Da lì, la scena cambia tono. Morata alza le braccia, guarda verso la panchina e, con gesti inequivocabili, urla: “Cambiami, cambiami!”. Poi si sfila la fascia da capitano e si allontana dal campo, visibilmente contrariato.
Mina, che alla Fiorentina era spesso al centro di episodi simili per la sua capacità di entrare nella testa degli avversari, si conferma giocatore capace di trascinare e provocare, forte di un linguaggio del corpo che alterna potenza e astuzia. Anche stavolta, il duello con lui si è trasformato in un piccolo psicodramma sportivo, con Morata a farne le spese.
Per il colombiano, un’altra prova di carattere e di mestiere. Per Morata, invece, una serata da dimenticare, segnata da un gesto istintivo che racconta tutta la frustrazione di un leader messo in difficoltà da un avversario scomodo e esperto.
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