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MUNICH, GERMANY - APRIL 30: A microphone with the DAZN logo is seen prior to the Bundesliga match between FC Bayern München and Hertha BSC at Allianz Arena on April 30, 2023 in Munich, Germany. (Photo by Sebastian Widmann/Getty Images)
Come riporta l'Ansa, su iniziativa di Dazn, a cui ha aderito la Lega Calcio Serie A e Sky Italia, e grazie al supporto del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma, i titolari dei diritti televisivi del calcio in Italia hanno formalmente richiesto all'Autorità giudiziaria competente (ed ottenuto) i nomi di oltre duemila utenti in 80 province italiane abbonati a IPTV illegale già sanzionati dalla Guardia di Finanza negli ultimi mesi, per avviare azioni risarcitorie per i danni arrecati. Gli utenti coinvolti erano già stati identificati grazie ad un'analisi dettagliata di dati anagrafici, bancari e geografici. L'autorizzazione della Procura competente ha consentito la trasmissione dei dati ai titolari dei diritti, che ora dispongono delle informazioni necessarie per poter agire in sede civile e amministrativa.
"Guardare illegalmente contenuti mette a rischio chi lo fa e colpisce lo sport alle radici. Non è furbo. Non è gratis. Non è senza conseguenze" commenta Stefano Azzi, ceo di Dazn Italia. "La lotta alla pirateria non riguarda soltanto chi gestisce le piattaforme illegali - dice Andrea Duilio, ceo di Sky Italia - ma anche chi sceglie di utilizzarle deve essere consapevole di compiere un vero e proprio furto, con conseguenze reali. Questi comportamenti illeciti non solo danneggiano i titolari dei diritti, ma minano interi settori economici". "Si sta concretizzando quanto abbiamo sempre detto ovvero che 'chi sbaglia paga' - ha affermato l'a.d. della Lega Calcio Serie A, Luigi De Siervo - e da oggi, infatti, chi sceglie di vedere contenuti piratati, oltre a essere perseguito e multato dalla Guardia di Finanza, dovrà risarcire i licenziatari dei diritti sfruttati illegittimamente".
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