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Una Fiorentina senza Biraghi: Palladino ha cambiato le gerarchie

Una Fiorentina senza Biraghi: Palladino ha cambiato le gerarchie - immagine 1
Raffaele Palladino ha fatto una cosa che gli ultimi allenatori viola non avevano mai tentato: mettere in panchina Biraghi
Redazione VN

Esiste una Fiorentina oltre Biraghi: è la scoperta che ha fatto Raffaele Palladino in queste ultime settimane. Il nuovo corso (cominciato da un “tabula rasa” o quasi) è successivo la finale di Atene. Come scrive il Corriere dello Sport, Palladino segna un punto di rottura rispetto a quanto successo negli ultimi anni, in cui Cristiano Biraghi - alla settima stagione a Firenze - c'è stato sempre. Con la fascia al braccio, sulla corsia sinistra, ad accentrare tutto (o quasi). Che si tratti di calci piazzati o di prima costruzione di gioco, da un po' di tempo a questa parte la Fiorentina pendeva quasi sempre sulla sinistra. I tempi cambiano però e, da colonna dell'undici titolare, il numero tre si sta ritagliando un ruolo decentrato.

Cambiano le gerarchie

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Non c'è un calciatore che, nel passato recente, abbia diviso Firenze più di Biraghi. Spesso capro espiatorio per sconfitte o brutte prestazioni di squadra, anche durante i primi vagiti dell'era Palladino l'impiego di Biraghi ha generato dubbi e polemiche. Schierato da centrale di sinistra nella nuova difesa a tre, lontano dalla sua comfort zone, l'ex Inter si è spesso dimostrato un pesce fuor d'acqua. Per questo, nell'intervallo della partita contro la Lazio, Palladino ha deciso di fare qualcosa che i suoi predecessori non avevano quasi mai fatto: pensare a una Fiorentina senza Biraghi. Il dubbio che questa scelta (per alcuni tardiva) sia arrivata solo adesso, nel primo anno in cui a Firenze si è rivisto un altro terzino mancino di alto livello come Gosens. Fatto sta che col ritorno alla difesa a quattro, il ballottaggio col tedesco è diventato insostenibile per il capitano viola, che sembra aver abdicato.


Da allora lo abbiamo rivisto solo in due contesti piuttosto particolari: da centrale, accanto a Moreno, nella difesa ultra-improvvisata ammirata contro i New Saints, e da “falso” esterno alto, o secondo terzino sinistro, nei minuti finali di Fiorentina-Milan. In campo le sue presenze sono centellinate (non partiva dalla panchina in due gare di Serie A per scelta tecnica dall'inizio dell'annata 2023/24), ma fuori rimane ancora leader e capitano. Perché la fascia la si porta soprattutto al di là del terreno di gioco ed è ancora lui il primo referente del gruppo nei colloqui con Palladino e dirigenza. L'esclusione dai titolari è poi solo parziale e con l'intensificarsi del calendario di Conference Biraghi riacquisterà spazio: è infatti una questione di scelte di campo, e in queste il vecchio capitano sembra dare ancora più garanzie di Fabiano Parisi. E lo si è visto col Milan.

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