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Corriere Fiorentino
Un occhio fisso su Atene, e ci mancherebbe, ma l’altro ben piantato sulle prossime tre partite di campionato. Mancano diciassette giorni alla finale con l’Olympiakos e se è innegabile che sia quello l’obiettivo cerchiato in rosso, sarebbe un (grave) errore pensare che la Fiorentina voglia o possa sacrificare il campionato sull’altare della Conference. Per due motivi, che si intersecano l’un con l’altro. Prima di tutto c’è una questione logica: nessuno ovviamente ha la certezza che Biraghi e compagni riescano a portare a casa il trofeo e quindi, se l’anno prossimo si vuol prendere parte per la terza stagione consecutiva alle coppe europee, bisogna per forza cercare di arrivarci attraverso la classifica. Missione non certo semplice, ma nemmeno impossibile. Anzi. Partiamo dalla situazione attuale: i viola sono al nono posto alle spalle del Napoli ma la sconfitta di Oshimen e compagni col Bologna offre agli uomini di Italiano una straordinaria occasione: vincere le prossime due partite infatti, prima quella col Monza e poi lo scontro diretto con la formazione di Calzona in programma venerdì la Fiorentina metterebbe in banca l’ottavo posto e, quindi, avrebbe la matematica certezza di disputare anche la prossima Conference. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
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