In occasione dell’attesissima partita di Coppa Italia fra la Cremonese e la Fiorentina, lo store ufficiale del club lombardo - scrive il Corriere Fiorentino - ha messo in commercio una maglietta con due eccellenze di fama mondiale delle due città: Dante come testimonial dei viola, il grande liutaio Antonio Stradivari per i grigiorossi. I due, per la verità, si guardano in cagnesco e un osservatore malizioso potrebbe immaginare che il grande artigiano abbia voglia di rompere uno dei suoi violini in testa al sommo poeta, il quale magari sta per inventarsi una nuova invettiva contro la città padana.
Corriere Fiorentino
Stradivari-Dante, sfida in T-shirt: anche la cultura scende in campo
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Ma in realtà l’accostamento fra i due grandi non è poi tanto improprio. Cremona in occasione del Dantedì ha brillato per due iniziative nell’ambito poetico e artistico. Sergio Marelli ha tradotto in dialetto cremonese vari canti della Commedia e Leonardo Frigo ha dipinto su 33 violini e un violoncello illustrazioni dell’Inferno. Fra Firenze e Stradivari esiste a sua volta un legame poco noto, ma di notevole interesse. La Galleria dell’Accademia conserva, nella Collezione Cherubini, tre opere preziose del maestro: un violino costruito nel 1716, la celebre Viola Medicea e un violoncello, realizzati nel 1690 per Ferdinando de’ Medici. Soprattutto la Viola (lo strumento musicale, in questo caso, non la squadra) è di enorme importanza, perché è l’unica viola tenore della produzione del maestro rimasta intatta.
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