Scelte determinanti
—La partita è così delicata che non sono ammessi errori nemmeno nelle scelte. Gioca chi dà più garanzie, chi sta meglio fisicamente e mentalmente, chi ha motivazioni in qualche maniera superiori andando oltre quelle che possono essere le difficoltà contingenti, sempre pensando che la squadra viola sarà in campo stasera a settantadue ore esatte dalla gara di Reggio Emilia. Ma Italiano e i suoi ormai ci sono abituati e il tecnico l’avrebbe ribadito, per sottolineare la necessità di sfruttare al massimo i pochi allenamenti che intercorrono tra un impegno e l’altro. Per dire: la Fiorentina è passata da una seduta di scarico a una di rifinitura da un giorno all’altro nel passaggio dal Sassuolo al Bologna, cosa complicata da gestire e che comporta a maggiore ragione scelte precise in scia a quanto è stato nella partita precedente.
Crocevia fondamentale
—Il discorso vale per Beltran, vale per gli esterni offensivi nell’emergenza che l’allenatore siciliano è costretto ad affrontare, dovendo non solo stasera rinunciare contemporaneamente a Gonzalez, Kouame e Sottil, per la coppia di centrocampo sulle cui spalle pesano i movimenti e le azioni delle due fasi principali di gioco, per la difesa che aveva contribuito a mantenere la porta imbattuta per 384’ prima del gol di Pinamonti. Il discorso vale sempre per una squadra come la Fiorentina che gioca spessissimo e su ben tre fronti differenti con il surplus gradito della Supercoppa a breve, ma vale di più negli appuntamenti che non sono uguali agli altri. Stasera non è uguale.
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