Il CT della Nazionale Luciano Spalletti ha parlato del nuovo corso azzurro, rilanciando fra i tanti temi le ambizioni azzurre
In una lunga intervista concessa a La Gazzetta Dello Sport, il CT della Nazionale Luciano Spalletti (che ieri ha fatto visita al Viola Park) ha spiegato le ambizioni del presente e del futuro della maglia azzurra. L'Italia è qualificata al prossimo Europeo e affronterà nel girone Spagna, Croazia e Albania, con l'ambizione di figurare bene. Con l'ex allenatore del Napoli è tornata la partecipazione a una competizione importante (da campioni in carica), ma le difficoltà non sono alle spalle: "Non era facile affrontarle sia in campo che fuori, vedi la questione scommesse che ha comunque prodotto una reazione importante nel gruppo. Ho anche il dovere di trasmettere il giusto messaggio ed è una grande responsabilità nel momento più alto della mia carriera" spiega.
Mantra
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Cruciale anche il passaggio sull'importanza che deve rappresentare la maglia azzurra: "Orgoglio, responsabilità, valori. Alcuni giocatori devono aver creduto che Spalletti abbaia e poi non ha i dentini, invece si sbagliano e ora ci sono delle cose che vanno messe in chiaro. Da qui in avanti le Playstation le lasciano a casa e non le portano più. Glielo invento io un giochino a cui pensare per distrarsi la notte - ringhia il CT - Perché in Nazionale si sta sul pezzo, concentrati, non si cazzeggia. Ripeto lo slogan degli All Blacks, “Niente teste di ca... qui”. Un messaggio forte, che testimonia quanto Spalletti desideri allenare un gruppo forte e senza accontentarsi. "Voglio vincere l'Europeo e poi il Mondiale. Si va a giocare per vincere, non per partecipare e lo richiede la nostra storia" spiega. La consapevolezza è quella che la Nazionale possa competere con tutte le big, nonostante la loro forza: "Dobbiamo scegliere ragazzi propositivi e con entusiasmo. Chi non ha queste caratteristiche può stare a casa e non ci serve. Voglio un gruppo sanno e lasciare un'orma in questi tre anni".