Le gare contro Lazio e Torino hanno rilanciato la Fiorentina nel momento più complicato della stagione. Merito, scrive La Nazione, anche del ritorno al passato di Italiano che è tornato al vecchio 4-3-3 ma con una prudenza che non aveva mai utilizzato per gestire le partite. Contro la Lazio, la linea difensiva meno alta è riuscita ad arginare le imbucate negli spazi di Milinkovic-Savic e Luis Alberto senza lasciare praterie a Pedro, Zaccagni e Felipe Anderson. E non si è vista l'ossessione del recupero palla in pressing.
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Ritorno al futuro, anzi no. Il passo indietro di Italiano
Il passo indietro tattico di Italiano ha dato già i suoi frutti. Il tecnico ha scelto il ritorno al 4-3-3, ecco perché
Italiano ha cambiato impostazione in modo coraggioso, ma anche nel periodo più delicato. Anche in Coppa Italia è stata riproposta lo stesso canovaccio, con Milenkovic e Igor che hanno potuto gestire principalmente la fase difensiva senza farsi trovare scoperti. La conseguenza della scelta è stata la maggior concentrazione dei difensori in marcatura e i risultati - in attesa di riprove - si sono già visti. Italiano ha sostanzialmente cercato quell'equilibrio che il passaggio 4-2-3-1 non aveva dato, dimostrando intelligenza. Poi, conclude il quotidiano, se Gonzalez e Jovic fanno la differenza, è anche meglio.
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