Amir è diventato un ragazzone, con un fisico che nella pallacanestro funzionerebbe. Invece ha scelto il calcio, come mai?
—"Ha scoperto il pallone da bambino e non se ne è più separato. Giocava ovunque, nei cortili, sui campetti di periferia. Ed ha iniziato a farsi notare molto presto"
Che tipo di giocatore è, suo figlio?
—"È esaltante vederlo giocare. Grande passatore, sa leggere il gioco palla al piede e anticipare la manovra avversaria. Tattica e tecnica non gli difettano, ed è anche elegante da vedere"
Inizierà la sua carriera italiana partendo da Firenze. Le dice qualcosa?
—"Mi riporta alla mente il più bel ricordo della mia avventura in Virtus. La finale di Coppa delle Coppe contro il Real la giocammo proprio lì"
Adesso è un fan della Fiorentina.
—"Si capisce: Virtus per sempre, Fiorentina nel futuro. Il mio cuore è per mio figlio, che sta facendo la sua strada"
© RIPRODUZIONE RISERVATA